Sesta seduta in rosso consecutiva (ottava in rosso sulle ultime nove sedute; nuovo record negativo) per la piccola Immsi SpA (MI:IMSI) ormai dimenticata dal Mercato (scambi ridotti) e che continua a perdere terreno.
Il titolo ha già ceduto oltre il 50% dei precedenti guadagni accumulati nel 2017 (da 0.34 a 0.839 euro) e probabilmente continuerà a perderne altrettanti fino a sfiorare la perdita totale; ciò potrebbe accadere in caso di stabilizzazione dei prezzi al di sotto dei 0.6000 euro.
A quel punto sarà difficile evitare quota 0.5900 e successivamente area 0.5630 euro (2° target area 0.5250 euro; 3° target 0.4760 euro).
Prime indicazioni positive solo oltre 0.6800 euro (con tenuta settimanale) che renderebbero possibile l’allungo fino a 0.7150 euro in prima battuta. La resistenza di medio/lungo periodo è posizionata a quota 0.8800 euro.
Grazie alla sua volatilità non è da escludere un piccolo rimbalzo tecnico ma la lunga discesa iniziata dopo la pubblicazione dei dati (bilancio 2017), tra l’altro positivi, non fa presagire nulla di buono.
Dal 2000 ad oggi il titolo ha ceduto circa il 70% sul listino di Piazza Affari. Attenzione ai fuochi di paglia.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14)Vendere
STOCH (9,6)Ipervenduto
STOCHRSI (14)Ipervenduto
MACD(12,26)Vendere
ATR(14)meno volatilità
CCI(14)Vendere
ADX(14)Vendere
ROC Vendere
UO Ipervenduto
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; soltanto Ema20 è inferiore alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è ancora in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 0.97
Ratio Prezzo/Utile: 25.24
Eps: 0.02
Range 52 settimane: 0.3847 – 0.839 euro.
Evoluzione prevedibile della gestione
In merito al settore industriale, in un contesto macroeconomico caratterizzato da un rafforzamento della ripresa economica globale, su cui comunque permangono incertezze legate alla velocità della crescita europea e a rischi di rallentamento in alcuni paesi del Far East asiatico, il Gruppo Piaggio (MI:PIA) dal punto di vista commerciale e industriale si impegna a:
- confermare la posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote, sfruttando al meglio la ripresa prevista attraverso:
- un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti;
- il mantenimento delle attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali;
- consolidare la presenza nell’area Asia Pacific, grazie anche all’apertura di nuovi Motoplex, esplorando nuove opportunità nei paesi dell’area, sempre con particolare attenzione al segmento premium del mercato;
- rafforzare le vendite nel mercato indiano dello scooter grazie all’offerta di prodotti Vespa ed al successo del nuovo Aprilia SR 150;
- incrementare la penetrazione dei veicoli commerciali in India, grazie anche all’introduzione di nuove motorizzazioni, e le vendite degli stessi nei paesi emergenti puntando ad un ulteriore sviluppo dell’export mirato ai mercati africani e dell’America latina.
Dal punto di vista tecnologico il Gruppo Piaggio proseguirà nella ricerca di nuove soluzioni ai problemi della mobilità attuali e futuri, grazie all’impegno di Piaggio Fast Forward (Boston) e di nuove frontiere del design da parte di PADc (Piaggio Advanced Design center) a Pasadena.
In linea più generale resta infine fermo l’impegno – che ha caratterizzato questi ultimi anni e che caratterizzerà anche le attività nel 2018 – di generare una crescita della produttività con una forte attenzione all’efficienza dei costi e degli investimenti, nel rispetto dei principi etici fatti propri dal Gruppo.
Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.) nel corso del 2018 proseguirà l’intensa attività commerciale internazionale, con particolare riguardo ai Paesi asiatici ed europei, e continuerà positivamente la gestione degli ordini acquisiti nei Paesi dell’Area del Mediterraneo.
Ricavi consolidati 1.454,9 milioni di euro, in crescita del 5,1% (1.383,8 €/mln nel 2016)
Ebitda 209,6 milioni di euro, in crescita del 24,4%, (168,5 €/mln nel 2016)
Ebitda margin 14,4% (12,2% nel 2016)
Risultato operativo (Ebit) 86,4 milioni di euro, in crescita del 51,6% (57 €/mln nel 2016)
Ebit margin 5,9% (4,1% nel 2016)
Risultato ante imposte positivo per 39 milioni di euro (4,5 €/mln nel 2016)
Risultato netto inclusa la quota di terzi parti positivo per 14,9 milioni di euro
(negativo per 8,3 €/mln nel 2016)
Risultato netto consolidato in forte crescita, positivo per 8,2 milioni di euro
(negativo per 8,7 €/mln nel 2016)
Posizione finanziaria netta -858,9 milioni di euro,
in miglioramento per 48 €/mln rispetto ai -906,9 €/mln al 31 dicembre 2016.