La violenza discesa che ha recentemente caratterizzato l’andamento dei principali indici azionari europei, non ha avuto al momento alcun riscontro nell’aumento di flussi finanziari a favore del mercato obbligazionario. Complici le dichiarazioni della Bce, che ha escluso un nuovo LTRO, e l’avvicinarsi del 2014, anno in cui dovrebbe realizzarsi il “Tapering” statunitense, anche le quotazioni del BUND hanno ceduto pesantemente il passo.
Durante questa settimana, infatti, prima è stata violata al ribasso la trendline rialzista di medio periodo tracciabile dai minimi dello scorso settembre e, successivamente, anche l’importante supporto statico sul livello 140,55. A questo punto, l’impostazione del mercato è decisamente negativa e ci sono ulteriori spazi di discesa, grazie al delinearsi di alcune linee di tendenza parecchio inclinate.
Dal punto di vista operativo, pertanto, si è ancora in tempo per aprire posizioni short in quanto l’attuale movimento discendente dell’obbligazionario tedesco potrebbe continuare fin sotto quota 138,79. Per le posizioni rialziste, invece, è consigliabile attendere almeno il ritorno sopra l’area 141.