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La Fed lascia i tassi invariati: "Ieri, nel corso della riunione del FOMC, la Fed non ha impresso alcuna modifica relativa alla politica monetaria. Il tasso di interesse permane invariato allo 0,25%. Tuttavia, ciò che più si attendeva erano le piste che si sarebbero potute profilare a favore di un aumento del tasso a settembre. Non si sono osservati grandi cambiamenti rispetto alle dichiarazioni di aprile sul bilancio di giugno, ciò potrebbe presagire un più stretto decollo. Tuttavia, l’interpretazione di tali dichiarazioni è un esercizio arduo e si può essere indotti a pensare che una sola parola riveli le intenzioni della Fed. La verità è che non è statorivelato alcun indizio su quando avverrà un aumento. Consideriamopoi che la dichiarazione di giugno sia improntata su toni accomodanti. Dopo la riunione, gli indici americani hanno chiuso al rialzo, con i mercati che chiaramente dubitano su un'operazione a settembre che porrebbe fine all'era del denaro a buon mercato. L'S&P500 ha chiuso a +0,73%. Inoltre, la probabilità per un aumento del tasso a settembre è ora stimata allo 0% dal Gruppo CME FedWatch, mentre è ora valutato al di sopra del 50% per dicembre. Oggi tutti gli occhi saranno puntati sul PIL del 2t negli Stati Uniti. Riteniamo che dati al lumicino porranno fine alle speculazioni per un decollo a settembre. Inoltre, i dati dovrebbero entrare in scena in un contesto migliore rispetto a quello del 1tcontrassegnato da un deludente -0,2% t/t. Le stime oscillano attorno al 2,5%. Non dimentichiamo che nel corso dell'ultimo trimestre, la maggior parte dei dati economici erano altalenanti. Di conseguenza, non prevediamo un PIL forte. Eppure, puntiamo a un rimbalzo a breve termine per l'EUR/USD e 1,1000 sembra un bersaglio decente. Tuttavia, nel medio termine rimaniamo rialzisti sul complessodell’USD, anche se la ripresa non è sicuramente tanto sostenibile come appare. Difatti, le vendite di immobili sono crollate a giugno del 2% t/t". Yann Quelenn – Analista di mercato Indice KoF svizzero in miglioramento
In un dato a sorpresa, l'indicatore KOF Leading Economic Barometersvizzeroha registrato un aumento di 10 punti passando a 99,8 punti nel mese di luglio 2015 (da un rivisto 89,8 nel mese di giugno). Eppure, l’indice permane in territorio di contrazione. Inoltre, la dichiarazione appriva ottimista sulle prospettive per l'economia svizzera. Per quanto riguarda la decisione della BNS di rimuovere il tasso minimo di cambio dell’EUR/CHF la dichiarazione pronunciava: "la forza del franco svizzero continua a imporre un onere sull'economia svizzera, tuttavia, la prima onda d'urto dopo l'abbandono del prezzo minimo conduce chiaramente a una perdita del suo potere". Tuttavia, la dichiarazione ha ammesso che la sua portata limitata poteva aver influenzato il forte risultato. Eppure, il significato complessivo, secondo il KOF, era che l'economia svizzera dovrebbe iniziare a normalizzarsi. Rimaniamo scettici sul fatto che la pubblicazione odierna dell'indice KOF sia un riflesso attendibile delle prospettive di crescita in Svizzera. La recente correlazione tra il KoF e il PIL è stata spezzata (il KoF non è riuscito a rilevare il forte calo della crescita del PIL). Il cambiamento nel comportamento a causa del forte CHF sarà un lungo episodio di corsa non decifrato fra un mese o trimestre. La flessionedelle vendite al dettaglio in Svizzera (a maggio-1,8%) è solo una piccola indicazione del fatto che i consumatori stanno mutando comportamento a scapito dell'economia svizzera.
Rimaniamo negativi sul CHF e vediamo l’USD/CHF come il "più puro" gioco per lo sviluppo della storia di divergenza politica monetaria. L’USD/CHF recupera ulteriormente oltre la MMa 200 giorni e ciò indica un prolungamento del trend rialzista che puntaalle resistenza chiave a 0,9855.
The Risk Today
Peter Rosenstreich
EURUSD L’EUR/USDè in discesa, ma punta nuovamente al ritracciamento a 1,1100. La resistenza oraria giace a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015).Nell'arco dell'ultimo mese, la coppia registra minimi massimi, tuttavia rimaniamo ribassisti nel medio termine. In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USD si muove su entrambe le direzioni. La resistenza oraria è data a 1,5803 (massimo 24/06/2015). Il supporto è dato al 38,2% sul ritracciamento di Fibonacci a 1,5409. Un supporto più robusto giace a 1,5330 (minimo 08/07/2015). Attendiamo un’ulteriorediminuzione della coppia nei prossimi giorni. In una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica apparea un minimo di ripresa, il cui potenziale massimo al rialzo è costituito dalla forte resistenza a 1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).
USDJPY L’USD/JPY è in una fase di lento rialzo. Una resistenza più forte si trova ancora in 135,15 (massimo da 14 anni). Il supporto orario è dato dal ritracciamentodi Fibonacci del 38,2% a 122,04. Il supporto orario giace a 120,41 (minimo 08/07/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF permane ancora in uno slancio rialzista di breve termine. Un supporto orario può essere trovato a 0,9151 (minimo 18/06/2015). La strada è ora spianataaffinché la coppia sfidi la forte resistenza a 0,9719 (massimo 23/04/2015). La coppia si fa strada e punta a sfidare questa resistenza. In un’ottica di lungo termine, non ci sono segnali che lasciano presagire la fine dell’attuale trend ribassista. Dopo il mancato superamento del livello a 0,9448, il trend rialzista riappare. Di conseguenza, l’attuale debolezza viene vista come una mossa in controtendenza. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).