Interpump Group (MI:ITPG)
In luce Interpump Grp (+3.60%) che mette a segno un nuovo massimo storico a 18.30 euro.
Il titolo (del gruppo operatore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell’oleodinamica) sta beneficiando dell’acquisizione del gruppo spagnolo Inoxpa, attivo nella fabbricazione e commercializzazione di apparecchiature di processo e sistemi per il trattamento dei fluidi nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica con un brand conosciuto in tutto il mondo.
L’acquisizione amplia e integra in maniera importante i prodotti della divisione Acqua, che sarà così in grado di fornire, assieme agli omogeneizzatori a marchio Bertoli, una vasta gamma di pompe, valvole, miscelatori, impianti di processo e accessori.
Tutti i prodotti sono realizzati in acciaio inox rispettando i rigorosi requisiti fissati per l’industria alimentare.
La sede si trova presso Girona (a nord di Barcelona) in Spagna; oltre il 75% del fatturato è realizzato attraverso 20 filiali in altri 18 Paesi, che potenzieranno ulteriormente la già solida presenza internazionale di Interpump.
Nell’esercizio 2016, il gruppo Inoxpa ha realizzato un fatturato di circa 60 milioni di euro, con EBITDA di 11,5 milioni di euro, pari al 19,3% del fatturato.
Il prezzo pagato è pari a 90 milioni di euro, corrispondenti a 76 milioni di euro di enterprise value più una cassa netta di circa 14 milioni di euro. La scorsa settimana il titolo ha anche beneficiato del giudizio di Kepler Cheuvreux che ha migliorato il target price da 16.2 a 19 euro, rating “BUY”.
Il titolo, uno dei migliori (performance%) degli ultimi 16 anni, in 6 mesi ha guadagnato oltre 28 punti percentuali, +60% in 12 mesi, +212% in 5 anni e dal 2000 ad oggi +260%.
Nel 2016 (luglio) Interpump Group ha acquisito il controllo (65%) di Mega Pacific Pty Ltd (Australia) e Mega Pacific NZ Pty Ltd (Nuova Zelanda), una delle maggiori organizzazioni di distribuzione di prodotti oleodinamici sul territorio Oceanico.
Mega Pacific si caratterizza per una forte presenza sul territorio con ben 7 filiali. Mega Pacific ha fatturato, nell’ultimo bilancio chiuso al 30 giugno 2016, 20,5 milioni di dollari australiani, con una crescita pari all’8%.
Nell’esercizio precedente l’ EBITDA era risultato pari a 3,7 milioni (19,5% delle vendite). Con l’acquisizione di Mega Pacific, la struttura distributiva di Interpump compie un balzo formidabile nel presidio organizzato del territorio Oceanico.
Il prezzo pagato è pari a 12 milioni di dollari australiani, soggetti a conguaglio sulla base dei risultati del bilancio al 30 giugno 2016. Inoltre sono state pattuite opzioni di put and call sul rimanente 35% a cinque anni dalla data del closing.
Nei primi nove mesi del 2016, pur continuando il contesto difficile dei mercati internazionali, la società ha rafforzato le proprie posizioni competitive con una leggera crescita delle vendite.
Ma il dato più importante è rappresentato dall’incremento della già alta redditività di gruppo, che passa dal 20,7% al 21,9% delle vendite (nel terzo trimestre 22,3%), confermando e migliorando l’incremento di marginalità del primo semestre.
Continua l’azione di razionalizzazione in Italia ed all’estero sulle ultime società acquisite, che ha consentito questo risultato di soddisfazione per il gruppo.
RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2016 VENDITE NETTE:
€693,0 milioni (+1,6%), €681,9 milioni nei primi nove mesi del 2015 EBITDA: €151,6 milioni (+7,3%) pari al 21,9% delle vendite, €141,3 milioni nei primi nove mesi del 2015 pari al 20,7% delle vendite EBIT: €119,0 milioni (+7,4%) pari al 17,2% delle vendite, €110,8 milioni nei primi nove mesi del 2015 (16,3% delle vendite) UTILE NETTO: €73,6 milioni, +6,2% rispetto all’utile netto normalizzato dei primi nove mesi del 2015 pari a €69,3 milioni FREE CASH FLOW: €62,8 milioni, +8,6% rispetto ai €57,9 milioni nei primi nove mesi del 2015 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA pari a €286,3 milioni dopo l’acquisizione di partecipazioni per €39,0 milioni, acquisto di azioni proprie per €43,3 milioni, e dividendi per €21,2 milioni (€255,0 milioni al 31 dicembre 2015).
Industria Macchine Automatiche (MI:IMAI)
Denaro anche sul titolo I.M.A. che fa registrare un nuovo massimo storico a 64.35 euro. I risultati conseguiti nei primi nove mesi forniscono un’elevata visibilità sull’anno in corso e consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente.
Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, il Gruppo IMA stima ricavi a circa 1,27 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) a circa 178 milioni di euro. In seguito all’acquisto del residuo 20% del business Dairy&Food, avvenuto lo scorso 28 aprile e che ha comportato un esborso pari a 4 milioni di euro, il Gruppo ha realizzato un provento finanziario di circa 19 milioni di euro.
Tale provento, legato al minor prezzo pagato rispetto al valore del debito iscritto a bilancio, andrà corrispondentemente ad incrementare il risultato netto atteso per l’esercizio in corso.
Lo scorso 4 gennaio Ima ha perfezionato con Guillermo Mai il closing per l’acquisto di una quota del 70% nel gruppo Mai con sede in Mar del Plata, Argentina, che produce e commercializza macchine per il confezionamento di tè e tisane in sacchetti filtro, come annunciato lo scorso 28 dicembre.
L’intervento finanziario di Ima, informa una nota, è pari a circa 7,7 milioni di usd, di cui 5,7 milioni di usd versati al closing e il rimanente in tre tranches annuali.
E’ stata inoltre concessa a Ima un’opzione di acquisto, esercitabile in aprile 2021, dell’intera partecipazione nella società Mai.
Il Gruppo IMA ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi consolidati a 875,2 milioni di euro, evidenziando una crescita del 19,6% rispetto ai 731,7 milioni al 30 settembre 2015.
In crescita anche il margine operativo lordo (EBITDA) ante oneri non ricorrenti salito a 103,6 milioni di euro (81,9 milioni al 30 settembre 2015), il margine operativo lordo (EBITDA) a 99,2 milioni di euro (72,7 milioni al 30 settembre 2015), l’utile operativo (EBIT) a 71,8 milioni di euro *(49,1 milioni al 30 settembre 2015) e *l’utile prima delle imposte a 83,5 milioni di euro (36,2 milioni al 30 settembre 2015).
Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto gli 877,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 26,1% rispetto ai 695,4 milioni al 30 settembre 2015 (+15,4% a parità di perimetro), grazie alla finalizzazione di numerose trattative nei core business del Gruppo (farmaceutico e food).
Nei primi nove mesi del 2016 gli ordini acquisiti ammontano a 1.034,3 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+18,1% a parità di perimetro).
Il Gruppo IMA chiude i primi nove mesi del 2016 con buoni risultati in tutte le aree di business, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche verso i settori di riferimento. I risultati dei primi nove mesi del 2016 includono il contributo dei neo acquisiti business Medtech e Telerobot, consolidati rispettivamente dai mesi di aprile e maggio 2016.
Nel periodo aprile-settembre 2016, il business Medtech e Telerobot ha generato complessivamente ricavi per 45,2 milioni di euro e un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a 3,5 milioni di euro. Alla data del 30 settembre 2016 presentano un indebitamento finanziario netto pari a circa 13 milioni di euro e un portafoglio ordini pari a 74,6 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo IMA al 30 settembre 2016 è diminuito a 237,3 milioni di euro (295,6 milioni al 30 settembre 2015). Il dato include l’esborso complessivo di 24,5 milioni di euro per l’acquisizione del business Medtech e di Telerobot e delle quote di minoranza di GIMA S.p.A. e GIMA TT per 34,3 milioni di euro, al netto del recente aumento di capitale pari a circa 91 milioni di euro.
L’ aumento di capitale del 6 giungo scorso, da €92,75 milioni al prezzo di 53 euro per azione, servirà al Gruppo per nuove iniziative o consolidamenti. Ima è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè; a quel punto finirà il periodo di letargo ed i corsi saranno nuovamente protagonisti.