A mercati fermi abbiamo un pò di tempo libero per rispondere alle email di alcuni lettori che chiedono chiarimenti e/o approfondimenti sui titoli che hanno in portafoglio.
Anche questo post trae spunto da un quesito di questo tipo, e speriamo che la nostra analisi sia di valido aiuto. Ecco il quesito in dettaglio:
Buongiorno,
grazie ad un amico sono venuto a conoscenza del suo sito e delle sue analisi che ho trovato molto interessanti ed esaustive. Ho seguito con interesse il suo video del 16 gennaio e La ringrazio tantissimo per i suggerimenti forniti a neofiti come il sottoscritto. Come Lei ha ipotizzato, la giornata di borsa di ieri potrebbe aver aperto la strada ad un ritracciamento del MIB di 5-7% percentuali sino alla resistenza dinamica di 15600 punti. Prese di beneficio o l’incertezza ed i dubbi sulla situazione greca e le indecisioni della UE pesano notevolmente sull’andamento del nostro MIB???? Qualcuno attribuisce il calo di ieri al declassamento delle nostre Banche da parte di S&P, ma non ci credo molto.
Ieri sono uscito parzialmente da ISP, alla pari, con una quota investita; sono però rimasto dentro con un’altra quota acquistata ad un prezzo più alto e vorrei sapere quale possa essere il momento giusto per rientrare basso sfruttando un buon supporto o la rottura di una resistenza strategica. Le chiedo, pertanto, di indicarmi, semprechè sia possibile, supporti e resistenze del titolo. La ringrazio anticipatamente e La saluto cordialmente. xxx - Legnano
P.S. Mi sono iscritto alla vostra newsletter ed ho già ricevuta la prima e-mail; grazie.
Un’analisi approfondita del titolo non può prescindere da un approfondimento basato su grafici di diversa velocità e nel nostro caso analizzeremo in sequenza il titolo Intesa Sanpaolo su dinamica giornaliera e a 4 ore.
INTESA SANPAOLO (grafico 4 ore): la configurazione grafica “più veloce” mostra con chiarezza la violazione al ribasso della trendline dinamica di supporto avvenuta ieri in area 1.55. A conferma di questa fase di debolezza si rileva anche la presenza di una divergenza ribassista basata sull’indicatore CCI, solitamente molto affidabile.
Le motivazioni di cui sopra (divergenza in primis…) sono quelle che ci hanno spinto ad uscire completamente dal titolo negli ultimi due giorni, monetizzando completamente la posizione in essere all’interno del nostro portafoglio modello.
Graficamente il titolo si muove all’interno di un perfetto canale laterale-rialzista e rileviamo un primo importante supporto in area 1.45, ed un secondo in area 1.25, dove valuteremmo con attenzione l’ipotesi di rientrare sul titolo. Operativamente la dinamica ribassista sembrerebbe appena agli inizi il che consiglierebbe di liquidare interamente il portafoglio in essere; solo una violazione dei recenti massimi in area 1.65 ripristinerebbe uno scenario rialzista, ma al momento appare decisamente improbabile visto il notevole ipercomprato presente “a breve” sul titolo.
INTESA SANPAOLO (grafico giornaliero): il grafico giornaliero evidenzia con chiarezza quanto sia importante distinguere fra trend primario e secondario di un titolo; se difatti il canale individuato sul grafico a 4 ore risulta avere chiaramente una inclinazione laterale-rialzista, non vi è dubbio invece che il grafico giornaliero evidenzi una chiara dinamica ribassista che verrà invertita solo in caso di violazione di area 2.10!!!
Un trend secondario rialzista , quindi, inserito in un trend primario chiaramente ribassista, il che dovrebbe indurre ad una certa prudenza nel dipingere scenari futuri troppo ottimistici.
Graficamente rileviamo anche su questo grafico giornaliero area 1.25 come supporto di una certa rilevanza, ed appare ancora più evidente la differenza di ampiezza e di obiettivi fra i due trend individuati. In conclusione, la liquidazione delle posizioni su INTESA SANPAOLO appare assolutamente coerente con lo scenario tecnico di cui sopra.
Probabilmente sarà possibile rientrare a prezzi più interessanti, che poi questo avvenga per turbolenze geo-politiche o motivazioni macro-economiche non ha molta importanza.
Questo tipo di configurazione grafica – con trend primario e secondario in netta contrapposizione – è riconducibile a quasi tutti i titoli del listino italiano che con i recenti rialzi hanno semplicemente messo a segno un bel recupero, ma rimangono ben lontani da segnali di inversione di lungo termine delle tendenze ribassiste “primarie” in essere.
La prudenza è quindi d’obbligo e il consiglio è di non “innamorarsi” dei titoli puntando a mirabolanti target, ma di seguirne le evoluzioni passo per passo utilizzando time frame differenti come criterio di valutazione delle fasi di accumulo/distribuzione che da sempre caratterizzano l’andamento dei mercati (sia al rialzo che al ribasso…).
L’importante, come sempre, è studiare la dinamica dei prezzi, evitando di innamorarsi di una idea operativa che magari non è più coerente con le evoluzioni recenti dei mercati.
I prezzi racchiudono tutte le informazioni e gli accadimenti di vario genere che circondano il mercato, e sono la sintesi più efficace ed affidabile per valutare la bontà o meno di un investimento…
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory
www.uptrend.it
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