Conviene ancora investire in oro e nel petrolio in questo momento particolare? Occorre fare sempre attenzione quando si decide di investire sulle commodities.
Tra le prime regole da ricordare quando si decide di investire nel trading online sulle commodities è riconoscere le tendenze, per capire come ottenere profitto.
Investire in oro, il bene rifugio per eccellenza
L’oro è una delle più importanti commodities, considerato il bene rifugio per eccellenza. Infatti, quando i mercati attraversano una fase fortemente ribassista, gli investitori si riversano sull’oro facendolo apprezzare, e viceversa.
Oro vs S&P 500
È ben evidente la correlazione inversa tra l’oro e l’indice S&P 500. Ma l’ultimo periodo evidenzia un forte squilibrio in atto, con i due andamenti che stanno andando di pari passo. Uno dei due è in errore.
Dal punto di vista operativo, al momento l’oro è invischiato all’interno di una fase laterale da inizio agosto, dopo aver raggiunto e superato il massimo storico di inizio settembre 2011 a 1921,49$.
Una chiusura settimanale inferiore di 1860$ presagirà probabilmente la conferma dell’inversione di tendenza e relativo fine Ciclo III (Onde di Elliott) ed inizio di un nuovo ciclo ribassista di lungo periodo (Ciclo IV).
Grafico giornaliero oro
Investire nell’oro nero, il petrolio greggio
Definito l’oro nero, il petrolio (in questo caso il WTI), dopo il crollo shock del 20 aprile arrivando a quota – 37,63$, non è ancora tornato ai livelli pre-Covid (53,40$).
E i presupposti non sono molto rosei.
Vige, infatti, una tendenza di lungo termine dal punto di vista tecno-grafico e anche dal punto di vista fondamentale.
Grafico settimanale petrolio WTI
Le Onde di Elliott evidenziano una chiara tendenza di lungo periodo ribassista. Dal punto di vista operativo è possibile investire con una chiusura giornaliera inferiore a 36$, confermando anche l’Onda B correttiva (target intorno i 23$).
Infine, occorre analizzare dal punto di vista fondamentale la rivoluzione in atto: il passaggio all’elettrico che potrebbe cambiare totalmente le sorti dell’operatività sul petrolio e confermare ancor di più i ribassi di lungo termine.