Ieri la coppia USD/CAD è salita oltre1,33 dopo che la Banca del Canada ha mantenuto i tassi invariati allo 0,5%.
Crediamo che dall'ascesa di Donald Trump all'ufficio ovale la BoC sia ancora in modalità attendista. La Fed dovrebbe aumentare i tassi entro marzo e attualmente si registra una chiara divergenza politica monetaria tra USA e Canada.
Le politiche di Trump sono suscettibili di pesare sull'economia canadese e la questione chiave rimane attorno al NAFTA (Accordo nordamericano per il libero scambio), che rischia di essere rinegoziato. La prospettiva globale non è cambiata granché e gli interventi del nuovo presidente degli Stati Uniti saranno di altissimo interesse per i politici canadesi.
Ad ogni modo, non si può biasimare Trump per le condizioni economiche sommesse in Canada, cui banca centrale ha rivelato in una breve dichiarazione che le previsioni sono in linea con i dati più recenti.
È tuttavia chiaro che i fondamentali sono altalenanti. La crescita dei salari canadesi ha recuperato appena. Tuttavia, vale la pena notare che l'inflazione è aumentata a gennaio al livello più alto in due anni, ma crediamo che ciò sia un effetto temporaneo a causa dei prezzi più alti delle materie prime e del petrolio.
EUR/USD
L'EUR/USD permane intrappolato in una fascia laterale al di sotto di 1,0600. La resistenza chiave si attesta a 1,0679 (massimo 16/02/2017), mentre il supporto orario è dato a 1,0521 (minimo 15/02/2017). La struttura tecnica lascia presagire un maggiore indebolimento. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD ha infranto l'area di supporto del trend definito da 1,2426 (minimo 17/0272017). La resistenza chiave si attesta a 1,2582 (massimo 09/02/2017), mentre l'area di supporto è data a 1,2400. Un supporto chiave giace a 1,2347 (minimo 07/02/2017). La coppia giace ancora al di sotto della resistenza a 1,2771 (massimo 05/10/2016). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
L'USD/JPY evidenzia un interesse all'acquisto a breve termine limitato dopo l'inversione dei minimi fuori base. La resistenza oraria è data a 115,62 (massimo 19/01/2016). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore consolidamento verso 115,00. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
L'USD/CHF continua a migliorare in seguito al test del supporto a 1,0021. La resistenza oraria è implicata dal rimbalzo superiore del canale ascendente. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.