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La Bce taglia le previsioni sulla crescita dell'eurozona. Eur/Usd giù

Pubblicato 14.11.2014, 06:53

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014

La Banca centrale europea, nel suo bollettino mensile diffuso ieri, taglia le previsioni sulla crescita dell'area euro nei prossimi anni. Le aspettative di crescita del Pil reale sono state infatti corrette al ribasso di 0,2-0,3 punti percentuali rispetto a ottobre: allo 0,8% quest'anno, all’1,2% nel 2015 e all’1,5% nel 2016. L'istituto centrale europeo rivede al ribasso anche le stime sull'inflazione, che dovrebbe essere mantenuta poco sotto il 2%. Nel 2014, 2015 e 2016 le aspettative sull'andamento dei prezzi calano rispettivamente allo 0,5, 1,0 e 1,4%, una revisione tra 0,1 e 0,2 punti percentuali per ciascun anno rispetto alla precedente rilevazione: "La previsione puntuale media per le aspettative di inflazione a più lungo termine si colloca all’1,8%, evidenziando un calo di 0,06 punti percentuali rispetto alla precedente indagine si spiega nel bollettino di novembre. E non va affatto meglio sul fronte disoccupazione, con il tasso dei senza lavoro che è stato confermato all’11,6% per il 2014, all’11,3% nel 2015, e al 10,9% nel 2016 (+0,1 rispetto alla stima del bollettino di ottobre). Per agevolare la creazione di nuovi posti di lavoro la Bce indica come necessario mettere in campo riforme strutturali e invita allo stesso tempo i Paesi che presentano ancora squilibri di bilancio a non vanificare i progressi fatti. "Per rafforzare l’attività di investimento, favorire la creazione di posti di lavoro e aumentare la crescita della produttività è necessario che gli altri settori di politica economica forniscano un contributo decisivo. In particolare, alcuni Paesi devono imprimere slancio al processo legislativo e attuativo delle riforme dei mercati dei beni e servizi e del lavoro, nonché agli interventi volti a migliorare il contesto in cui operano le imprese". Mentre dall’altra parte dell’oceano sono stati rivisti i dati inerenti alle richieste di disoccupazione che nella settimana dell’8 novembre sono cresciute a 290 mila unità dalle 278 mila della precedente rilevazione. Le attese erano per un dato a 280 mila unità. Dal punto di vista tecnico – grafico, con la candela rialzista inside di ieri, si profila sul daily chart un movimento di breve periodo in congestione, gli ultimi movimenti daily sono intervallati da candele sia ribassiste che rialziste senza però avere una direzione ben precisa. Questo periodo di consolidamento si stà sviluppando al di sotto il livello statico a 1,2473. Quindi dalle medie mobili esponenziali che si mantengono sempre al di sopra delle candele con inclinazione ribassista ed di tutti gli indicatori usati abitualmente, la view nel medio – lungo periodo resta sempre saldamente ancorata al ribasso, nonostante quest’ultimo periodo flat. Molto probabilmente il periodo di congestione è da attribuirsi ad un momento di respiro prima del definitivo affondo verso i target in area 1,2305; 1,2170 ed 1,2034. Nelle prossime sedute, consiglio di entrare sempre a mercato in vendita alla rottura dell’ultimo bottom di periodo a 1,2360.Eur/Usd D

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