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non sorprende che la banca centrale svizzera abbia deciso di tirar dritto, mantenendo i tassi d’interesse invariati al -0,75%. Anche se la difesa del franco è una chiara priorità della BNS, i tassi non saranno abbassati di molto, per paura di stimolare i deflussi di capitale.
Il forte intervento recente della banca centrale svizzera ha spinto il cambio EUR/CHF verso 1,0800, prima che la coppia rimbalzasse al ribasso.
Queste fasi d’incertezza, in cui vi sono maggiori margini per difendere il franco svizzero, sembrano definire la strategia della BNS, visto che la divisa viene ancora considerata sopravvalutata.
Sul fronte dei dati, a gennaio c’è stato un calo delle vendite al dettaglio, al -1,4% a/a, mentre il dato riferito al quarto trimestre del 2016 è risultato inferiore alle attese, allo 0,6%.
L’approccio attendista della BNS continuerà sicuramente, visto che l’Europa rimane sulle spine, nonostante la sconfitta del partito populista di Geert Wilders.
Nel breve termine, probabilmente assisteremo a un’ulteriore debolezza dell’euro contro il CHF.
EUR/USD
L'EUR/USD si rafforza. La coppia giace in un canale ascendente. La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0874 (massimo 08/12/2017). Un supporto robusto giace a 1,0493 (minimo 22/02/2017). La struttura tecnica suggerisce un aumento più incisivo verso la resistenza a 1,0874. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD continua a salire, ma la coppia permane attorno al supporto dato a 1,2254 (minimo 19/01/2017). La strada è tuttavia spianata per un ulteriore declino. La resistenza oraria è data a 1,2300 (massimo 05/03/2017). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
La coppia USD/JPY non è riuscita a infrangere la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016). Il supporto orario a 113,56 (minimo 06/03/2017) è stato infranto. Si prevede una spinta ribassista. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
La coppia USD/CHF è uscita dal canale ascendente. Il supporto orario a 1,0075 (minimo 13/03/2017) è stato infranto. La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.