Potrebbe bruciare le tappe la Bank of England che per bocca del chairman, il canadese Mark Carney, ha già fatto sapere che forse le stime del mercato sono troppo spostate in avanti. A sostegno dei falchi della BoE ci sono le indicazioni in arrivo dall’economia reale: in un contesto già in tensione causa i prezzi delle abitazioni ai massimi pluriennali, nel corso della settimana corrente indicazioni “bullish” sono arrivate dagli indici Pmi (57,5 punti per il manifatturiero, 62,6 per il comparto delle costruzioni e 57,7 per il terziario). Nuove indicazioni sulle future mosse della BoE sono attese per giovedì prossimo con l’appuntamento a Londra in occasione del meeting dell’istituto guidato da Carney. Dal punto di vista tecnico – grafico, il cable, GBP/USD, dopo performance da “capogiro” soprattutto negli ultimi dodici mesi con un apprezzamento di quasi il 10%, sembra che abbia trovato un forte opposizione intorno a 1,7180, infatti in diverse sedute il cambio ha tentato di sfondare questo muro senza mai avere successo. Tale situazione, salvo ulteriori movimenti rialzisti, potrebbe rappresentare un’ottima area “pullback” al ribasso. Il possibile ritracciamento è confermato anche da una particolare conformazione grafica che prende il nome di “Onda di Wolfe Bearish”. Per entrare a mercato, è opportuno attendere attendere il rientro delle contrattazioni dal punto 5 fino all’interno della linea che congiunge le onde 1 e 3. Sul grafico ho segnato i livelli di stop loss e target e l’entry area. Si potrebbe già inserire un pendente in macchina, ma è consigliabile attendere ed entrare a mercato in vendita al di sotto la chiusura di una delle prossime candele con close oltre la linea che congiunge le onde 1 e 3. Inoltre, anche l’oscillatore stocastico, in area ipercomprato ci indica un probabile movimento ribassista per i prossimi giorni.