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La RBA mantiene i tassi invariati al 2,50%

Pubblicato 05.08.2014, 13:37
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Per il momento RBA tranquilla

Come ampiamente anticipato, la RBA ha mantenuto invariato il tasso al 2,50%. La RBA ha tenuto fede alla sua impostazione neutrale, confermando il suo orientamento sui tassi futuri, dichiarando che “la via più prudente è un periodo di stabilità nei tassi d’interesse”. La banca centrale ha espresso preoccupazione per gli effetti di un aumento del tasso di cambio, alla luce del calo dei prezzi delle materie prime, sviluppo che andrebbe a riequilibrare i punti più deboli dell’economia. La RBA ha riconosciuto che il recente aumento dell’inflazione è da imputare al calo dell’AUD; sempre secondo la banca centrale, il miglioramento delle retribuzioni dovrebbe far rimanere l’inflazione intorno all’obiettivo del 2-3%. Infine, la RBA ha detto che la crescita è stata più solida del previsto, ma che dovrebbe stabilizzarsi “leggermente sotto il trend” il prossimo anno. A nostro avviso, ciò significa che nel Comunicato sulla Politica Monetaria in uscita venerdì non ci saranno modifiche rilevanti nelle previsioni sull’economia. Alla luce del mancato aggiustamento del linguaggio sulla forward guidance, secondo noi i tassi dovrebbero rimanere stabili per il resto dell’anno, con un primo rialzo nel primo trimestre del 2015. C’è il rischio che la crescita in Cina generi un miglioramento più rapido in Australia, che costringerebbe la RBA ad anticipare i tempi di un restringimento.

Banche centrali

Poiché questa settimana ci sono pochi appuntamenti in uscita negli USA, il mercato seguirà gli annunci delle quattro principali banche centrali. Prima di tornare sugli asset a rischio, il mercato cercherà di capire se RBA, BoE, BCE e BoJ continueranno a tener fede alla loro politica accomodante. Una conferma in questo senso dovrebbe compensare l’effetto negativo della riunione del FOMC della scorsa settimana e consentire quindi una stabilizzazione della propensione al rischio. Dopo i verbali della riunione di luglio della BoE, da cui sono emersi toni leggermente più aggressivi del previsto, questa settimana non dovrebbero esserci variazioni di rilievo nella politica monetaria annunciata dalle banche centrali. In vista del rapporto sull’inflazione di agosto in uscita il 13 agosto, gli osservatori analizzeranno i dati in uscita in cerca di direzionalità. Il PMI costruzioni diffuso ieri nel Regno Unito si è attestato a 62,4 rispetto a 62,6 punti previsti; ciò lascia presagire che il rally di recupero, pur rimanendo in territorio espansivo, potrebbe vacillare. Il PMI servizi potrebbe anche segnalare che cali nell’attività fanno parte dei cicli naturali in una fase di ripresa economica. Nonostante qualche dato deludente pubblicato di recente, il trend complessivo positivo dei dati economici lascia presagire che il rialzo del tasso di novembre continui a essere un’opzione. Rimaniamo quindi costruttivi sulla GBP e vediamo nella recente correzione della coppia GBP/USD un buon momento per ricaricare i lunghi.

Per il momento nessuna variazione prevista in India

Per concludere, oggi la Banca centrale indiana (RBI) dovrebbe mantenere invariato il tasso di riferimento all’8,00%. Il rallentamento dell’inflazione al 7,0% a/a dovrebbe far rimanere la RBI accomodante (dopo l’ammorbidimento della sua posizione a giugno) e soddisfatta dell’attuale politica. Se il governo dovesse varare misure, fortemente necessarie, sul fronte dell’offerta, e l’inflazione continuasse a scendere, dovremmo assistere a un taglio di 25 punti base entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda il fronte valutario, rimaniamo costruttivi sulla rupia indiana (INR) perché le banche centrali continueranno a intervenire per normalizzare la volatilità eccessiva e quindi la fuga dai mercati emergenti, dovuta alla politica della Fed, dovrebbe subire un ritardo.

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The Risk Today

EUR/USD L’EUR/USD balzella all’interno del trend ribassista di fondo. Monitorate la resistenza oraria a 1,3444 (massimo 28/07/2014). Un'area resistenza chiave si trova tra 1,3485 (massimo 24/07/2014 high) e 1,3503 (vedasi anche il 38,2% del ritracciamento e la linea di tendenza ribassista). Un supporto può essere trovato a 1,3367. In un’ottica di lungo termine, da maggio 2014 l’EUR/USD è interessato da una successione di massimi in calo e minimi in calo. Il rischio al ribasso è rappresentato da 1,3210 (secondo segmento al ribasso dopo il rimbalzo da 1,3503 a 1,3700). A 1,3296 (minimo 07/11/2013) c’è un supporto importante. Una resistenza chiave si attesta a 1,3549 (massimo 21/07/2014).

GBP/USD Ieri la coppia GBP/USD ha mostrato segni di interesse all'acquisto dopo l’inarrestabile flessione dal picco di metà luglio. Tuttavia, la resistenza oraria a 1,6893 (massimo 01/08/2014) richiede per lo meno una rottura per lasciare spazio a un esaurimento delle pressioni di vendita a breve termine. Si osserva un’altra resistenza a 1,6928 (massimo intraday). Un supporto orario staziona a 1,6814. In un’ottica di lungo termine, la violazione della forte resistenza a 1,7043 (massimo 05/08/2009) fa presagire un ulteriore rafforzamento. S’intravedono resistenze a 1,7332 (si veda il ritracciamento del 50% della flessione del 2008) e 1,7447 (minimo 11/09/2008). Un supporto chiave staziona a 1,6693 (minimo 29/05/2014).

USD/JPY L’USD/JPY si consolida dopo aver testato con successo la resistenza chiave a 103,02. Monitorate il supporto a 102,36 (massimo 18/06/2014, si veda anche il ritracciamento del 38,2%). Un altro supporto staziona a 102,04 (minimo 30/07/2014). Si predilige un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Sarà però necessaria una violazione al rialzo, fuori dall’attuale fase di consolidamento fra 100,76 (minimo 04/02/2014) e 103,02, affinché riprenda il trend rialzista di fondo. Troviamo un’altra resistenza a 104,13 (massimo 04/04/2014), mentre una forte resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USD/CHF L’USD/CHF si è indebolito. Ciò nonostante, il momentum rialzista di breve termine rimarrà positivo finché terrà il supporto a 0,9035 (minimo 28/07/2014). Troviamo un altro supporto a 0,9008. Una resistenza oraria staziona a 0,9107. In un’ottica di più lungo periodo, i recenti miglioramenti tecnici fanno presagire la fine dell’ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. Il potenziale di rialzo a lungo termine implicato dalla formazione a doppio fondo è a 0,9207. Inoltre, la rottura della resistenza a 0,9037 fa presagire un nuovo segmento al rialzo (richiamando quello iniziato l’8 maggio) con un potenziale rialzo fino a 0,9191. Di conseguenza, prevediamo un test della forte resistenza a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

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