Il greggio WTI è rimbalzato dell’1%, recuperando circa metà del selloff di ieri. Dopo che è stato cancellato un anno di guadagni della materia prima, è il momento di rimettersi in gioco? Ecco cosa considerare.
Il prezzo dell’oro nero è crollato del 21,12% tra i 63,27 dollari della chiusura del 6 gennaio ed il minimo di 49,66 dollari del 3 febbraio, soddisfacendo il requisito del 20% per un’ufficiale inversione di mercato. La situazione mostra degli avanzamenti come correzioni al rialzo all’interno di un trend in discesa, suggerendo che la ripresa di oggi è insostenibile.
Sebbene l’indicatore del 20% venga usato per determinare un’inversione ufficiale (la cui nuova direzione è quella che detterà il trend), la cifra percentuale in sé è arbitraria. L’aspetto chiave è la traiettoria in cui si muovono picchi e minimi: su o giù. È la direzione a dimostrare se sia l’offerta o la domanda a trainare il trend.
Tuttavia, possiamo trovare indizi del cambiamento nell’equilibrio, in base alla probabilità, e di un’alterazione nell’andamento del mercato, prima ancora del cambiamento vero e proprio, tramite i massimi e minimi.
Il nostro obiettivo iniziale si è pienamente realizzato, ma ora è in atto il nostro obiettivo secondario di 42 dollari. Ieri il greggio ha chiuso sotto i 50 dollari per la prima volta dal 7 gennaio 2019, scendendo al di sotto di un solido supporto dall’inizio del giugno 2019.
Quando il prezzo è arrivato a 49,91 dollari, ha suggerito che gli orsi avevano il controllo del mercato, chiudendo sia al di sotto del supporto di 8 mesi che al di sotto della cifra tonda estremamente psicologica.
Perciò, cosa indica la ripresa odierna, di nuovo sopra il livello di 50 dollari? Allora, sicuramente potrebbe trasformarsi in un rally. Per il momento, però, il prezzo fatica a superare il livello di metà strada a 51 dollari, l’area di supporto dal giugno 2019, suggerendo che gli orsi non si sono ritirati.
I trend a medio e lungo termine si incontrano
Notiamo l’importanza del livello di 50 dollari in questa dinamica di mercato, con il supporto dal giugno 2019 che incontra la linea di trend in salita a lungo termine dal bottom del febbraio 2016 di 26,05 dollari, il minimo dal 2003. Se questa linea di trend in salita dovesse infrangersi, sarebbe il segnale di un rally più forte dal bottom del 2016 seguito al rally, mettendo sul tavolo il minimo di 2 dollari del 2018.
Nel frattempo, il prezzo è tornato sopra i 51 dollari e la prossima mossa è un mistero per tutti. Da un lato, se il prezzo dovesse consolidarsi a questo livello, potrebbe essere un bottom, con un potenziale di rialzo di nuovo verso i 60 dollari. Dall’altro, se il livello di 50 dollari non dovesse reggere, potremmo andare nella direzione opposta altrettanto facilmente.
Strategie di trading - posizione lunga
I trader conservatori dovrebbero aspettare o picchi e minimi in salita per andare long, o un calo sotto la linea di trend in salita a lungo termine.
I trader moderati potrebbero unirsi ad un potenziale trend in salita dopo una chiusura sopra 54 dollari ed un calo per un’entrata più vicina al supporto di 50 dollari.
I trader aggressivi potrebbero andare long adesso, con uno stop-loss sotto il minimo di ieri.
Esempio di trading
Entrata: 50 dollari
Stop-Loss: 49,50 dollari
Rischio: 0,50 dollari
Obiettivo: 51,50 dollari
Ricompensa: 1,50 dollari
Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3