Le azioni Eprice SpA (MI:EPRC), dove è in corso un aumento di capitale da 20 mln di €, sono ancora un buon investimento? Cosa dicono i fondamentali?
Eprice (MIL:EPR), società fondata nel 2007 a Milano, opera come e-commerce gestendo l’omonimo sito web offrendo perlopiù prodotti ad alta tecnologia, elettrodomestici e prodotti per la casa e la famiglia.
Da più parti si vocifera che le quotazioni potrebbero apprezzarsi di oltre il 300% ma prima di facili entusiasmi occorre analizzare il tutto dal punto di vista fondamentale.
Fondamentali azioni Eprice in deciso affanno
È ben chiaro che a prima vista sembra una ghiotta occasione di acquisto, visto anche il prezzo irrisorio della quotazione, ma ciò non vuol dire che potremo assistere ad ulteriori forti ribassi sia nel breve che nel lungo termine. Visto anche un prospetto aziendale molto cupo.
Il dato che preclude in gran parte un possibile investimento è la crescita degli ultimi anni decisamente negativa.
Infatti, negli ultimi 5 anni la società ha presentato una decrescita degli utili annui del 34,7% contro una crescita del settore del 12,7%. A peggiorare la situazione l’ultimo anno, con una crescita decisamente negativa (-180,2% vs -9,5%).
Inoltre, l’azienda non è profittevole e le perdite da qualche anno sono andata a peggiorare (passando da utile netto di -2 mln di € a -46,7 mln di €).
Anche dal punto di vista finanziario la società presenta una forte criticità, infatti il rapporto di indebitamento, con un equity che è andata a diminuire da un paio d’anni, presenta un monstre 567%. Un dato assolutamente inaccettabile.
Un titolo azionario che ha dato una falsa pista
Le sedute della settimana precedente, il 3 e il 4 settembre, che hanno chiuso in deciso rialzo (+27% e +39,2%) sembra che abbiano dato un falso segnale rialzista, confermato anche dall’apertura di ieri 7 settembre con un crollo delle quotazioni delle azioni Eprice di oltre il 64%.
Le azioni Eprice sono un buon investimento? La risposta alla seguente domanda, al momento, è decisamente negativa.
Solamente con un deciso cambio di rotta, soprattutto dal punto di vista fondamentale, si potrà iniziare a pensare ad eventuali investimenti.