Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Carichieti e Carife.
Questi sono i nomi al centro del recente salvataggio bancario che da alcuni giorni vede i detentori dei titoli obbligazionari non rimborsati. Perchè non è stato effettuato il rimborso degli obbligazionisti? Per comprendere le motivazioni bisogna capire cosa siano le obbligazioni subordinate e il loro grado di rischio.
Cosa sono le obbligazioni subordinate e che differenza c’è con quelle senior?
Nel mercato esistono diverse tipologie di obbligazioni bancarie, ma due sono gli elementi fondamentali che il risparmiatore dovrebbe tenere in considerazione:
- Il rischio che deriva dalla tipologia di obbligazione acquistata.
- Il rendimento del titolo obbligazionario.
Le banche possono emettere obbligazioni (Bond) con diversi gradi di rischio e subordinazione, e attraverso queste raccolgono denaro per finanziare i loro investimenti o da utilizzare per l’erogazione di credito. Ovviamente il rendimento di questi titoli crescerà all’aumentare del loro rischio.
Cosa si intende per subordinazione?
Il livello di subordinazione rappresenta la priorità di rimborso in caso di fallimento dell’istituto bancario o emittente. Quindi tanto più basso sarà il livello di subordinazione dell’obbligazione, tanto più lunga sarà l’attesa per essere rimborsati. Allo stesso modo il rendimento sarà negativamente correlato con la probabilità di rimborso. Per fare un esempio, un titolo obbligazionario con basso grado di subordinazione avrà un rendimento più alto di un titolo senior, ma in caso di fallimento dell’istituto bancario dovrà attendere di più per essere rimborsato.
Quali sono i gradi delle obbligazioni bancarie?
Le obbligazioni Senior:
Sono i bond più sicuri emessi da una banca. Con queste obbligazioni, in caso di fallimento dell’emittente, il detentore verrebbe rimborsato per primo con il patrimonio derivante dalla liquidazione degli attivi o con altre modalità.
Le obbligazioni Low Tier 2 (LT2):
Rappresentano il primo grado di subordinazione per un’obbligazione. Sono tipicamente emesse con scadenza 10 anni e non possono avere una scadenza inferiore ai 5 anni. I bond decennali hanno una cedola fino al quinto anno, data nella quale è possibile per l’emittente richiamare (ricomprarsi a 100) l’obbligazione, che poi si trasforma in un tasso variabile più uno spread.
Le obbligazioni Low Tier 3 (LT3):
Le obbligazioni LT3 sono simili alle LT2, ma possono avere scadenze inferiori ai 5 anni.
Le obbligazioni Upper Tier 2 (UT2):
Le obbligazioni UT2 presentano tasso fisso e scadenza 10 anni. Per questa obbligazione è possibile che l’emittente NON paghi la cedola periodica in casi particolari. Il mancato pagamento di una cedola NON costituisce evento di default, ma le cedole sono cumulate (prima o poi l’emittente le dovrà pagare).
Le obbligazioni Tier 1 (T1):
Le obbligazioni T1 rappresentanto il grado più basso (junior) di subordinazione e sono le prime a subire le conseguenze dei problemi della banca. Tipicamente sono obbligazioni senza scadenza, ma richiamabili a partire dal decimo anno. A seconda di quanto c’è scritto nel prospetto, è possibile che per l’emittente sia obbligatorio cancellare il pagamento delle cedole in alcuni casi particolari. Tali cedole, contrariamente agli altri subordinati non sono cumulabili.