Rafforzamento dello Yen "indesiderato"
L'apprezzamento dello yen ha catalizzato l'attenzione dei mercati durante le ultime sedute. Le autorità giapponesi sono intervenute finora solo verbalmente. Il Ministro delle Finanze Aso ha affermato di essere pronto ad intraprendere le necessarie azioni per contrastare questo "indesiderato" movimento. Ciò è stato ripetuto da altri esponenti pubblici, sottolineando anche l'assenza di motivazioni fondamentali dietro questo movimento del mercato. USD/JPY si è stabilizzato in area 108.00 ma potrebbe scendere ulteriormente.
La bilancia dei pagamenti ha mostrato dei miglioramenti a Febbraio. I dati mostrano un aumento della domanda di asset esteri da parte degli investitori giapponesi. A marzo, gli investitori domestici hanno acquistato 5.47 trilioni di yen di titoli esteri, dopo i 4.91 trilioni del mese precedente (ben 5.2 trilioni di bond esteri). Nonostante ciò, la domanda di yen è cresciuta e molti investitori hanno chiuso i carry trades passati. Gli interventi verbali delle autorità giapponesi dovrebbero aumentare di intensità con l'avvicinarsi del livello 105.00. Infatti, l'effetto negativo di un forte yen sull'attività commerciale del Giappone condannerebbe al fallimento il tentativo di combattere la deflazione.
Prossimi sviluppi
Crediamo che la soglia di sopportazione per la BoJ sia compresa tra 100 e 104. Il Primo Ministro Abe si è dichiarato contrario ad un intervento diretto ed arbitrario nel mercato FX, in un contesto in cui la credibilità della BoJ è già in dubbio. Al momento, la Bank of Japan sembra avere scarsi mezzi per raggiungere il suo obiettivo, ossia uno yen debole per un periodo di tempo prolungato.
Oltre alla scarsa credibilità delle dichiarazioni verbali, un intervento diretto nel mercato che dovesse rivelarsi inefficace non farebbe altro che danneggiare ulteriormente la credibilità della banca centrale.