Ieri, per la prima volta dallo scorso settembre, il franco svizzero è sceso a 1,10 CHF per un euro. In un mondo in cui i rendimenti effettivi sono molto difficili da comprendere, la valuta svizzera viene utilizzata sempre più spesso come valuta di finanziamento. Ciò, chiaramente, sta dando una mano alla Banca Nazionale Svizzera (BNS), ancora preoccupata per la sopravvalutazione della divisa. Il costante indebolimento della valuta elvetica contro la moneta unica dimostra anche la fiducia del mercato nella politica della Banca Centrale Europea (BCE), anche se Draghi, alla riunione della scorsa settimana, ha annunciato che alla riunione di marzo ci sarà una revisione dell’attuale politica monetaria europea e che potrebbero esserci nuovi stimoli.
A quanto pare, non ci troviamo in una fase caratterizzata esclusivamente dall’avversione al rischio. I subbugli globali, il rallentamento cinese e le attuali perdite delle borse non bastano ancora a ridare alla Svizzera lo status di rifugio sicuro.
Per il momento, lo yen sembra molto più attraente perché il tasso overnight, pur molto basso, rimane positivo. Un posizionamento lungo sulla valuta giapponese fornisce interessi. Inoltre, l’economia svizzera è in difficoltà, per esempio la bilancia commerciale di dicembre - i dati sono stati pubblicati stamattina – è risultata ampiamente sotto le attese, a 2,54 miliardi di CHF rispetto ai 3,14 mld CHF previsti e anche le esportazioni continuano a scendere, questa volta del -1,4% m/m rispetto al -3,3% m/m (dato rivisto) di novembre.
Riteniamo, tuttavia, che vi sia una soglia sopra la quale l’avversione al rischio è talmente forte da spingere flussi di capitale verso la Svizzera. Per il momento, la fiducia tiene, si continua a credere che le politiche monetarie globali siano efficaci per aiutare i paesi a riprendersi dall’attuale rallentamento economico. Di conseguenza, secondo noi l’EUR/CHF potrà spingersi fino a 1,1200 ma non di più. Le pressioni al ribasso a quel punto saranno troppo forti.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD giace nel canale rialzista a breve termine. Si osserva una resistenza oraria a 1,1096 (minimo 28/10/2015), mentre il supporto orario è ubicato a 1,0524 (03/12/2015). Si prevede un’ascesa di breve termine. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD continua nel solco del declino all’interno del canale discendente. La resistenza oraria è costituita da 1,4363 (massimo 22/01/2016). Si osserva una resistenza più forte a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Si prevede un’ulteriore debolezza al di sotto di 1,4000. La struttura tecnica a lungo termine è negativa e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada a un rimbalzo.
USD/JPY L’USD/JPY è altalenante. La resistenza oraria giace a 123,76 (massimo 18/11/2015). Il supporto orario giace a 115,98 (minimo 20/01/2016). Si prevede un ulteriore rimbalzo a 120,00. Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF Il momentum del trend rialzista della coppia USD/CHF malgrado il ritracciamento ribassista di ieri. Il supporto orario è collocato a 0,9876 (minimo 14/12/2015)e la resistenza oraria giace a 1,0328 (massimo 27/11/2015). Si prevede una forza continua. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.