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Mercato toro a gennaio/febbraio 2023, secondo la statistica

Pubblicato 21.09.2022, 06:38
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Oggi la FED terrà il primo meeting dopo l’estate e il sesto dell’anno. Come più volte ha ricordato, Powell agirà in base al dato dell’inflazione di agosto che, sebbene in flessione rispetto a luglio (8,3% contro 8,5%) è più elevata delle aspettative del mercato e della FED. Elevata è risultata soprattutto l’inflazione core (0,6% su base mensile contro lo 0,3% di luglio e 6,3% su base annua) indicazione che segnala come la crescita dei prezzi al netto delle componenti più volatili (energia e alimentari) sia ormai diffusa a livello generale, rendendo più difficile il suo controllo. I mercati si attendono tra settembre e dicembre rialzi cumulativi tra 175 bp e 200 bp che porteranno inevitabilmente il sistema economico in recessione. Il primo degli aumenti (oggi) potrebbe essere di 100 bp, vista la resistenza alla discesa dell’inflazione.
 
Le probabilità di una recessione in USA sono salite al 78% (erano del 60% in agosto). Gli effetti di una recessione sono diversi a seconda della profondità e lunghezza temporale della stessa, nonché del periodo storico in cui ci si trova. Tra questi, un calo della produzione, un aumento dell’inflazione e una forte volatilità sui mercati finanziari. Anche l’uscita dalla recessione prevede diverse soluzioni a seconda di come ci si è entrati e della gravità della situazione: il taglio della spesa corrente, il taglio dei tassi di interesse, un aumento della domanda di beni e servizi.
 
L’entrata e l’uscita da una recessione, sono accumunate da un aumento della volatilità dei mercati finanziari. Il che non significa smettere di investire. La scelta è semmai quella di strutturare il portafoglio con scelte di lungo termine compatibili con la propria avversione al rischio. La regola del buon padre di famiglia prevede una sana diversificazione, puntando su titoli azionari difensivi e di qualità, ma anche su bond capaci di rimbalzare velocemente dai minimi e su materie prime. Al fine di mitigare il rischio, occorre inoltre sfruttare a proprio vantaggio la volatilità.
 
Non è però indifferente il momento in cui entrare/uscire dal mercato. La domanda quindi è: qual è il momento migliore per acquistare azioni? Rifacciamoci alla statistica. Storicamente, il momento migliore per acquistare azioni è quando il NBER (National Bureau of Economic Research) annuncia l'inizio di una recessione, visto che questo impiega infatti almeno sei mesi per decretarne l'inizio. Considerato che la recessione media del secondo dopoguerra dura 11,1 mesi, il momento giusto spesso avverrebbe quando è ormai già vicina la fine della stessa. Gli investitori tendono quindi ad anticipare l'inizio della ripresa molto prima di quanto lo faccio il NBER e quindi le azioni iniziano a salire in concomitanza con l'effettiva svolta economica. L’ultima grande recessione, per esempio, è stata annunciata ufficialmente il 1° dicembre 2008, di fatto un anno dopo il suo inizio. Ebbene, la recessione è terminata nel giugno 2009, ma il mercato orso è terminato tre mesi prima, il 6 marzo 2009. Ricordiamo che Il successivo mercato toro è durato più di un decennio, grazie sicuramente all’agire congiunto di diverse componenti positive.
 
Seguendo la statistica, significherebbe che se la recessione è iniziata giugno 2022 (con la comunicazione della flessione del PIL del 2Q22) potrebbe terminare a maggio 2023 (11 mesi dopo). Se l’effetto anticipatore fosse simile a quello dell’ultima recessione (tre mesi), significherebbe che il mercato orso potrebbe finire a gennaio/febbraio 2023. Che non vuol dire non acquistare azioni fino ad allora. Ma significa strutturare il portafoglio secondo la strategia suggerita dal buon padre di famiglia. Poi se scoppia la pace…

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Ultimi commenti

👍
condivido pienamente, siamo a metà del guado, benché ancora doloroso
E se scoppia la guerra mondiale?
moriamo in tanti
allora l'ultimo dei tuoi problemi sarà il portafoglio azionario
Non ne hanno mai azzeccata una gli analisti
si di solito ad agosto nevica, magari non in italia, ma in qualche parte del mondo nevicherà.....articolo molto interessante
Ottima analisi, peccato che le statistiche a volte non sempre hanno una logica. Se cosi fosse oggi saremmo tutti milionari
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