Quando la pandemia di COVID-19 ha messo in ginocchio l’economia mondiale, due delle più grandi compagnie media al mondo, Netflix (NASDAQ:NFLX) e Walt Disney Company (NYSE:DIS) si sono ritrovate su due strade differenti.
Mentre le misure di confinamento in casa hanno spinto la domanda per i servizi di video in streaming di Netflix, l’epidemia ha pesato più duramente sul diversificato impero dei media di Disney. I suoi parchi divertimento sono stati chiusi, le uscite di film rinviate e gli eventi sportivi sulle sue emittenti TV cancellati.
Dopo quattro mesi di pandemia, forse è arrivato il momento giusto per valutare quale titolo media offra una migliore proposta rischio/ricompensa agli investitori che cercano un punto di entrata più favorevole. Esaminiamoli nel dettaglio.
Netflix: prosegue la traiettoria rialzista
Netflix è stato uno dei titoli con la performance più forte del 2020, schizzando mentre la pandemia fa restare in casa le persone, spingendo la domanda del suo servizio streaming.
Grafico settimanale NFLX 2017-2020
Il titolo ha visto un’impennata del 56% dal minimo segnato il 16 marzo. Ha raggiunto il massimo storico di 474,01 dollari intraday martedì 23 giugno, ma è crollato di ben il 2,5% ieri, chiudendo con -1,80% a 457,85 dollari, sulla scia del selloff del mercato azionario.
La portata e la velocità del recente rialzo del titolo di Netflix ha spinto molti investitori a chiedersi: quanto ancora può salire? La risposta: dipende da quanto rapidamente Netflix riuscirà a tradurre gli incrementi dovuti allo stare a casa in cifre reali.
Su questo fronte, le ultime previsioni sugli utili della compagnia hanno lanciato un messaggio misto, lasciando spazio a sorprese negative.
“Come altri servizi di intrattenimento domestico, stiamo registrando un aumento temporaneo delle visualizzazioni e del numero di utenti”, ha scritto la compagnia in una lettera agli investitori a fine aprile, quando ha pubblicato gli utili del primo trimestre.
“Ci aspettiamo che le visualizzazioni scendano e che la crescita degli abbonati rallenti una volta finite le misure di confinamento”.
Aggiungendo la cifra record di 15,8 milioni di abbonati nell’ultimo trimestre, Netflix ha dimostrato di essere la prima scelta per i miliardi di persone chiuse in casa, molte delle quali si sono date al binge-watching di programmi originali Netflix come “Tiger King” e “Love Is Blind” per passare il tempo in quarantena.
Tutto questo, secondo noi, è già ampiamente messo in conto. Riteniamo, di conseguenza, che il rally del titolo possa fermarsi con gli investitori che aspettano di capire se gli abbonati confermeranno le connessioni anche quando gli Stati Uniti cominciano a riaprire l’economia e gli stati stanno allentando le rigide misure di confinamento.
Disney: terra inesplorata
Al contrario di Netflix, Disney si trova nel bel mezzo di un brutto downturn. La sua attività, basata sulle esperienze di gruppo condivise, sta soffrendo dopo che la diffusione globale del COVID-19 ha costretto alla chiusura i suoi parchi divertimento, i resort, i cinema e le crociere in tutto il mondo.
Poche compagnie di divertimento sono esposte agli effetti della pandemia quanto Disney. La più grande compagnia di intrattenimento al mondo non solo ha chiuso i parchi divertimento, ma ha visto svanire le entrate dai botteghini con la chiusura dei cinema.
Grafico settimanale DIS 2017-2020
Per via di tutto questo, la performance del titolo di Disney dipende tantissimo da quanto rapidamente sarà contenuta la pandemia. Sfortunatamente, le notizie su questo fronte non sono incoraggianti. I dati suggeriscono che Florida e California, dove si trovano i parchi divertimento di Disney, stanno vedendo un’impennata di casi di coronavirus. Hanno segnato record giornalieri del numero di nuovi casi ieri, mentre Houston ha reso noto che i posti in terapia intensiva sono al 97% della capacità.
In effetti, ieri sera, Disney ha annunciato il rinvio della riapertura dei suoi resort e parchi in Florida e California, dove le attività sarebbero dovute ricominciare il 17 luglio. Non ha ancora dato una nuova data per la riapertura.
Il titolo di Disney ieri ha chiuso con un tonfo del 3,88%, a 112,07 dollari. Il titolo ha perso un quarto del suo valore finora quest’anno.
In questa situazione deprimente, in cui il futuro è colmo di incertezza, è difficile entusiasmarsi per il titolo di Disney. Un lato positivo tra queste prospettive altrimenti cupe: il nuovo servizio di video in streaming Disney+ della compagnia.
Grazie all’obbligo di stare a casa, il servizio si sta espandendo rapidamente. Ha catturato più di 56 milioni di abbonati dopo il lancio a novembre. Sebbene stia ancora spendendo soldi, Disney+ è in modalità di crescita forte e potrebbe diventare una delle divisioni a maggiori ricavi nel mondo post-pandemia.
Morale della favola
Con il titolo di Netflix che mette già in conto l’impatto delle conseguenze della pandemia e la strada di Disney verso una nuova redditività che resta incerta mentre la pandemia continua ad infuriare sia negli USA che in tutto il mondo, nessuno dei due titoli sembra offrire molto rialzo sul breve termine.
Detto questo, troviamo che il titolo di Disney sia allettante per gli investitori a lungo termine che credono che il virus alla fine sarà sconfitto e gli asset di intrattenimento della compagnia non se ne staranno fermi troppo a lungo. Questi investitori potrebbero ottenere un buon punto di entrata se l’attuale selloff dovesse accelerare.