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RBNZ: non finisce qui (di Arnaud Masset)
Come da attese, la banca centrale neozelandese (Reserve Bank of New Zealand, RBNZ) ha tagliato i tassi d’interesse per la seconda volta nel giro di 6 settimane, dopo averli alzati all’inizio del 2014. La banca centrale ha tagliato il suo tasso ufficiale di cassa di 25 punti base, portandolo al 3%. Ciò che invece ha sorpreso è stato il tono relativamente accomodante del comunicato: sono stati rimossi dei passaggi più aggressivi contenuti nel comunicato precedente. Il governatore Wheeler, tuttavia, ha mantenuto un’impostazione accomodante, affermando nel comunicato che “è necessario un ulteriore indebolimento alla luce della debolezza dei prezzi all’esportazione delle materie prime”. Di conseguenza, il kiwi (NZD) ha guadagnato quasi l’1,70% contro l’USD e l’1,30% contro l’AUD.
Riteniamo, tuttavia, che il brusco apprezzamento dell’NZD sarà passeggero, visto che le prospettive economiche della Nuova Zelanda rimangono cupe. Il governatore Wheeler ha detto che “le prospettive di crescita ora sono più deboli rispetto al momento della stesura del comunicato di giugno”, e ha aggiunto che ora l’economia neozelandese sta crescendo a un tasso annuale pari circa al 2,5%, rispetto al 3% del mese precedente. Inoltre, l’inflazione è molto al di sotto della fascia obiettivo compresa fra l’1% e il 3% e, poiché la RBNZ prevede che l’IPC annuale si avvicini al punto medio della fascia a inizio 2016, l’unico modo per raggiungere quel livello è far indebolire in modo considerevole l’NZD. Ecco perché prevediamo che la RBNZ continuerà ad allentare la sua politica monetaria, abbassando i tassi d’interesse fino al 2,5% entro la fine dell’anno.
I legislatori greci hanno approvato il secondo pacchetto di riforme (di Yann Quelenn)
Ieri sera il parlamento greco ha approvato il secondo pacchetto di riforme, che riguardano modifiche al sistema bancario e a quello giudiziario in Grecia. IVA e sistema pensionistico erano inclusi nel primo pacchetto di riforme approvato la scorsa settimana. Ora possono iniziare i negoziati sul piano di salvataggio da 86 miliardi di euro, che dovrebbero concludersi intorno a metà del mese prossimo. Tsipras dovrà anche decidere se convocare elezioni anticipate dopo il raggiungimento dell’accordo.
Secondo il primo ministro greco, “abbiamo scelto un compromesso difficile per evitare i piani più estremi dei circoli europei più estremi”. Allo stato attuale, oltre al piano di salvataggio da 86 miliardi di euro, si dovrebbe costituire un fondo fiduciario da 50 miliardi di euro, derivanti dalla privatizzazione di asset trasferiti da Atene. Nella somma totale bisogna anche includere il prestito ponte da 7,16 miliardi di euro utilizzato immediatamente per rimborsare la BCE e gli arretrati del FMI. In altre parole, la Grecia sta ottenendo finanziamenti per pagare vecchi prestiti. Infine, la Grecia ha ricevuto 36 miliardi di euro in finanziamenti europei per la crescita e l’occupazione, soldi che ancora non stati spesi.
L’EUR/USD viene scambiato sotto quota 1,1000. Gli operatori sono ancora preoccupati per la sostenibilità del piano di salvataggio. La coppia viene influenzata anche dalle previsioni sul rialzo del tasso della Fed. Nelle prossime settimane, si potrebbe mirare al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci a quota 1,0843.
The Risk Today
Yann Quelenn
EURUSD L’EUR/USDregistra un’ascesa. La resistenza oraria si trova a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015).La coppia segna massimi minimo,pertantorimaniamo ribassisti. In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USDè attualmente in fase di consolidamento.La resistenza oraria è data a 1,5803 (massimo 24/06/2015). Il supporto è dato al 38,2% sul ritracciamento di Fibonacci a 1,5409.Unsupporto più robusto giace a 1,5330 (minimo 08/07/2015). Tuttavia, auspichiamo un’ulteriorediminuzione della coppia nei prossimi giorni. In una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica apparea un minimo di ripresa, il cui potenziale massimo al rialzo è costituito dalla forte resistenza a 1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).
USDJPY L’USD/JPYha violato la resistenza a 124,45 (massimo 17/06/2015). Una resistenza più forte si trova ancora in 135,15 (massimo da 14 anni). Il supporto orario è dato dal ritracciamentodi Fibonacci del 38,2% a 122,04.Il supporto orario giace a 120,41 (minimo 08/07/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHFpermane ancora in uno slancio rialzista di breve termine, tuttavia la coppia si consolidando al ribasso. Un supporto orario può essere trovato a 0,9151 (minimo 18/06/2015). La strada è ora spianataaffinché la coppia sfidi la forte resistenza a 0,9719 (massimo 23/04/2015). La coppia si fa strada e punta a sfidare questa resistenza. In un’ottica di lungo termine, non ci sono segnali che lascino presagire la fine dell’attuale trend ribassista. Dopo il mancato superamento del livello a 0,9448, il trend rialzista riappare. Di conseguenza, l’attuale debolezza viene vista come una mossa in controtendenza. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).