Lo stato di salute della sterlina inglese, GBP/USD, soprattutto grazie alle performance positive dell’immobiliare britannico ed alla quasi certezza della maggior parte degli addetti ai lavori, che la Gran Bretagna possa essere tra le prime nazioni a poter incrementare il costo del denaro nell’anno corrente, ha fatto si che anche nell’ultima seduta di ieri ci sia stato un ulteriore movimento rialzista il quale ha fatto registrare un ulteriore massimo ad 1,7178, seppure movimento di minore entità rispetto a quelli pregressi delle passate sedute. Con queste performance da “capogiro” dell’intero panorama valutario, la sterlina negli ultimi 12 mesi è salita di quasi il 10% registrando la migliore performance tra le valute più tradate in assoluto. Da come si evince dal daily chart, la sterlina si stà letteralmente appiattendo sul tesso di 1,7150, ciò significa che molto probabilmente il movimento della moneta anglosassone sembra in fase di esaurimento. Ovviamente, l’area raggiunta dalla coppia è quantificabile come “ceiling” (tetto) che salvo ulteriori scossoni al rialzo, dovrebbe funzionare da resistenza verso un storno tecnico dopo i forti movimenti rialzisti degli ultimi giorni. Il possibile ritracciamento futuro del cable è confermato anche da una particolare conformazione grafica che prende il nome di “onda di Wolfe”, nel nostro caso ci indica per i prossimi giorni un possibile movimento ribassista. Ovviamente per entrare a mercato si deve attendere il rientro delle contrattazioni dal punto 5 fino all’interno della linea che congiunge le onde 1 e 3. Sul grafico ho segnato i livelli di stop loss e target e l’entry area. Si potrebbe già inserire un pendente in macchina, ma è consigliabile attendere ed entrare a mercato in vendita al di sotto la chiusura di una delle prossime candele con close oltre la linea che congiunge le onde 1 e 3.
