La settimana ed il mese di giugno erano partiti con degli acquisti sull’azionario, in modo particolare a Piazza Affari e sulla Borsa spagnola, mentre il DAX è chiuso oggi per festività.
A contribuire al clima positivo c’era anche stato il dato cinese Caixin Manufacturing PMI, sopra le attese e soprattutto sopra 50, la soglia oltre la quale si parla di espansione del settore di riferimento.
Ma poi alle 10.07 la news che cambia tutto: la Cina blocca parzialmente l’acquisto di prodotti agricoli USA, soprattutto la soia!
Strappo al rialzo (si vede bene nel video in basso) del cambio USD/CNH, quello che mette contro la valuta americana con quella cinese, tornato ad essere il termometro del rischio e della tensione tra le prime due potenze mondiali.
Al ribasso, invece, la reazione degli investitori sui futures legati agli indici USA e sul petrolio, anche se poi OIL ha recuperato con le voci di una possibile estensione dei tagli OPEC+.
Adesso ovviamente aspettiamo la possibile risposta di Trump, che nella conferenza stampa di venerdì scorso ha annunciato di voler rompere i rapporti con l'Oms "perché controllata da Pechino" e sanzioni contro i dirigenti del partito comunista a Hong Kong perché non hanno rispettato la parola data sull'autonomia.