Reazione delle Borse Europee nel pomeriggio di Giovedi sulla scia di Wall Street nonostante il giudizio negative da parte di Moody’s nei confronti della Spagna.
A cambiare tono ai mercati sono intervenuti i dati positivi del lavoro. Se da una parte si sono letti dati negative sull'export, sceso dell'1% in Usa, calo piu' importante degli ultimi sei mesi, dall’altra le richieste di sussidi di disoccupazione dell'ultima settimana sono calate ai minimi da febbraio 2008 scendendo a sorpresa di 30 mila unità ai minimi degli ultimi quattro anni.
Il mercato apprezza e lo fa vedere. Il Ftse Mib chiude a +1,28% e I cali si vedono anche sullo spread Btp/Bund chiudendo a 345 punti. Il Cac40 dell'1,42% a 3.413 punti, il Dax dell'1,06% a 7.281 punti, l’Ibex dello 0,87% a 7.734 punti e infine il Ftse 100 dello 0,92%.
Il bollettino della Bce conferma pero’ la situazione negative con il tasso di disoccupazione che e' salito all'11,3%: sono 4 milioni i posti di lavoro persi nell'Eurozona in due anni, dal 2008 al 2010.
Nel bollettino si parla anche di prospettive al ribasso per l'economia. "I rischi per le prospettive economiche dell'area dell'euro continuano a essere orientati al ribasso. Sono connessi in particolare alle protratte tensioni in diversi mercati finanziari dell'area e alla loro potenziale propagazione all'economia reale di quest'ultima. Tali rischi devono essere contrastati con misure efficaci da tutti i responsabili delle politiche economiche nell'area dell'euro".
Sembra quindi che per il momento il futuro della Spagna si possa mettere da parte ma durera’ poco. Ci si attende nei prossimi giorni nuove pressioni su Madrid, affinché chieda ufficialmente gli aiuti all’UE tramite il piano della Bce per acquistare bond iberici.
Per ora Rajoy si è rifiutato per evitare l’ingerenza dell'Europa nelle scelte del paese. Il clima politico in Spagna pero’ ricorda quello gia’ visto in altri stati negli ultimi anni. "La stabilità politica conta anche nei mercati, e quando si genera instabilità, questa colpisce il finanziamento" del Paese, ha affermato Saenz, vice primo ministro spagnolo. Dello stesso avviso il ministro degli esteri spagnolo, Margallo, che ha accusato la Catalogna di nuocere alla Spagna aumentando il rischio di downgrade del merito di credito del Paese.
Dagli Usa si registra il discorso di Stein, nuovo membro Fed, il quale ha avvertito che il tasso di disoccupazione resta a livelli ancora molto alti. Ha poi espresso tutto il proprio sostegno all'ultimo programma di acquisto di asset della Fed anche se nutre dei timori sui possibili effetti decrescenti in futuro. Dagli Usa cresce l’attesa per la pubblicazione delle trimestrali delle prime banche di primaria importanza. In primis si attende per oggi il dato della JP Morgan, in agenda alle ore 13.
Da seguire in apertura di trattative su Wall Street il titolo per il quale le previsioni sono di un EPS di 1.22$ (contro il dato precedente pari a 1.02$). Ricordiamo che le previsioni sulle trimestrali sul settore bancario sono di rialzo. Meno importanti ma di notevole interesse anche I dati di Wells Fargo, in agenda alle ore 14. Ricordiamo che la banca aveva ricevuto notevoli aiuti nella prima fase della recessione.
Non mancano I dati interessanti a livello macro con la produzione industriale della zona Euro. Ore 15,55 la fiducia dei consumatori redatta dall’Universita’ del Michigan. Segnali di ripresa sul fronte tecnico da parte dell’Euro dopo la ripresa delle borse ma quota 1.307 su EurUsd rimane ancora lontana. Forte GbpUsd.