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Panoramica di mercato del 21 novembre

Pubblicato 21.11.2012, 10:02
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Con un recupero nel finale in prossimità dell’inizio dell’eurogruppo, le borse ha limitato I danni nella giornata di ieri ma potrebbero trovare qualche difficoltà nel corso della giornata odierna. Il FTSE MIB ha chiuso in calo dello 0,25% a 15.269 punti, il Cac40 ha segnato un rialzo dello 0,65%, il FTSE 100 dello 0,18%, il Dax dello 0,69% e l'Ibex dello 0,19%. Il recupero va collegato alle attese in merito ad un buon esito delle vicende greche con il ministro Tedesco Schaeuble che sembrava ottimista sul raggiungimento di un accordo. L'Fmi continua a lavorare per trovare una soluzione e la Lagarde aveva ribadito che il debito "deve essere sostenibile a scadenza ravvicinata". Chiusura poco mossa per Wall Street dopo che il presidente della Fed, Bern Bernanke, ha avvertito Congresso e Casa Bianca, di non avere i mezzi per tenere testa all'inevitabile impatto recessivo del 'fiscal cliff’, se non sarà raggiunta un'intesa entro la fine dell'anno. Il Dow Jones ha perso lo 0,06%; il Nasdaq ha guadagnato lo 0,02% mentre lo S&P500 è salito dello 0,08%.

In serata si sono realizzati gli elementi più importanti della giornata con le dichiarazioni del Governatore della Fed, il quale ha dichiarato che “il congresso e la Casa Bianca devono tutelare l'economia dal fiscal cliff, che rappresenta una ''minaccia sostanziale all'economia'' e rischia di far scivolare l'economia americana in recessione. E’ stato aggiunto che l'attuale soglia del tetto del debito Usa, pari a 16.400 miliardi di dollari, va aumentata per evitare un catastrofico default. Il fiscal cliff è la riduzione automatica, con tasse o tagli alla spesa, del deficit pubblico e scatterà dal primo Gennaio 2013 se il congresso e il presidente Barack Obama non dovessero trovare un compromesso accettabile tra maggiori imposte e riduzione sostenibili di spesa pubblica. Secondo il numero uno della Fed, se si risolverà il fiscal cliff il prossimo sarà un anno ''molto buono''. Altro tema toccato e’ stato quello della disoccupazione negli Usa, attualmente attorno all'8%, ancora superiore a livelli che possano essere considerati sostenibili nel lungo termine e dovrà scendere almeno al 6% perché il mercato del lavoro americano possa essere ritenuto di nuovo in salute. In questo contesto difficile pensare ad una ''normalizzazione della politica monetaria''. E ancora: ''Prevediamo che un aumento dei tassi di interesse ci sarà solo dopo che la ripresa si sarà rafforzata''.

In serata arrivano le notizie negative sulla Grecia che, per avere il via libera agli aiuti (44 miliardi di euro) dovra' aspettare ancora almeno lunedì prossimo, giorno in cui l'Eurogruppo ha fissato una nuova riunione straordinaria per cercare di sbloccare la trattativa saltata a notte fonda per le resistenze della Germania. Le uniche dichiarazioni disponibili sono quelle di Junker che, dopo una riunione di quasi 12 ore, ha commentato dicendo che ''Non e' stato possibile trovare un accordo, ci si riprova lunedì'; tutte le parti sono ancora troppo distanti da un'intesa per potersi presentare insieme alla stampa e resta in particolare la divisione tra Eurogruppo e Fondo monetario Internazionale, su posizioni diverse per quanto riguarda la sostenibilità del debito greco. L'Eurozona si e’ detta disposta a spostare in avanti di due anni i paletti di rientro dal debito, mentre il Fmi non intende cedere. ''Le nostre posizioni si sono avvicinate, ma continuiamo lunedì'', ha detto il direttore generale del Fmi Christine Lagarde

Gli appuntamenti importanti della giornata sono principalmente con gli Usa. Da seguire la pubblicazione dei dati sulle nuove richieste di disoccupazione alle 14,30. Alle 15,55 la Fiducia dei consumatori redatta dall’Università’ del Michigan ed alle 16 I Leading Indicator. L’EUR/USD ha tentato un nuovo allungo ma è rimasto al di sotto di 1,2830. Sopra 1.283 potrebbe trovare resistenze a 1.286 ed 1.29. Per oggi da seguire I mercati in apertura dopo le notizie citate sulla situazione della Grecia e dopo che nelle ultime ore sono stati sottolineati i rischi per la stabilità dell’Euro a causa di tale faccenda.

Arik Benado
Country Manager @ EZTrader.com

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