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Partecipa: Trump sta perdendo il controllo della guerra commerciale?

Pubblicato 22.05.2019, 15:32
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Versione orginale pubblicata sulla versione spagnola - traduzione a cura di Investing.com

Le dispute tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping proseguono da diverso tempo, anche se qualcuno dice che in realtà sono grandi amici.

E' vero che Trump è un grande stratega e che sta rispettando rigorosamente la sua massima “America First”: governa da e per il suo paese.

È anche vero che per Trump non c'è rivale al mondo che possa mettere a repentaglio le sue politiche e strategie economiche (o, almeno, è quello che crede).

Ma è anche vero che la "gestione" della guerra commerciale sta soffocando il presidente degli Stati Uniti. Forse ha sottovalutato il suo avversario sulla vicenda dazi. Forse ha sottovalutato la forza delle aziende del gigante asiatico (come lo ha avvertito questa settimana il fondatore di Huawei). E forse ha anche sottovalutato le conseguenze delle sue azioni sui mercati finanziari (non solo europei e asiatici, ma anche americani) e sulle stesse società americane (come il crollo dei tecnlogici dopo l'annuncio del veto di Google (NASDAQ:GOOGL) di Huawei.

Forse la guerra commerciale sta sfuggendo di mano a Trump. Lungi dal "tenere a bada l'allora amico Xi Jinping", il presidente degli Stati Uniti ha visto come la risposta immediata del gigante asiatico possa provocare una guerra tecnologica, in cui tutti perdono.

Forse sta sfuggendo di mano..... o no. Ho letto i commenti che collocano Trump come un buon trader e che affermano che il magnate potrebbe ricevere un buon guadagno proveniente dagli alti e bassi del mercato, sapendo quando crolleranno e quando ritorneranno.

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Tuttavia, la tre mesi di tregua sul veto di Huawei è stata vista dal mercato come una chiara reazione di Trump alle perdite di milioni di dollari delle aziende tecnologiche statunitensi. Forse il presidente non era a conoscenza (certo?) che il settore tecnologico è uno dei più globalizzati al mondo, dove tutti dipendono da tutti.

Quando la Cina ha minacciato di paralizzare l'esportazione dei cosiddetti "minerali rari", Trump è tornato indietro. Gli Stati Uniti dipendono per l'80% dalle esportazioni di minerali dalla Cina, da elementi come lo scandio e il lantanio, che vengono utilizzati per produrre centinaia di prodotti elettronici. Ma forse perché il mercato non cominci a etichettarlo come "pigro", Trump è tornato all'attacco e si parla già di possibili nuovi veti per le aziende cinesi.

C'è anche chi dice che Trump raggiungerà un accordo con la Cina, sì, ma il più vicino possibile a novembre 2020, il mese delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con l'obiettivo di proclamarsi proprietario e signore dei negoziati commerciali (non solo con la Cina, ma anche con l'Europa - ricordate che il presidente americano ha dato il via libera all'imposizione di tariffe sul settore automobilistico per sei mesi, un buon modo per guadagnare tempo).

Ma fino ad allora, fino a novembre 2020, c'è molto tempo. Con l'Europa sembra che Trump stia andando bene, non c'è molta "resistenza". E la Cina? Trump sottovaluta Xi Jinping? O è solo una parte della strategia?

Attendo la tua opinione, sempre ricca per me. Siamo qui per spiegare al mondo cosa sta succedendo e come capirlo. Vuoi partecipare?

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Ultimi commenti

Tutto giusto, ma vediamola da un aspetto più prettamente politico. Fino ad oggi, i mercati sono stati falsamente gonfiati, secondo me, dal gigante asiatico che pur operando con scambi ed effetti sul libero mercato, utilizza finanziamenti e regole da dittatura monopolista e quindi non paragonabile al resto del mondo, per produrre beni a basso costo in dispregio delle regole giuslavoriste tipiche dei mercati evoluti, con la conseguenza di fornire anche un booster ai mercati occidentali con effetto traino. Ma tutto ciò, se crediamo in una evoluzione prima o poi democratica del paese, rappresenta un rischio connesso alla assenza di libertà che crea già da adesso notevoli contrasti politici interni con minoranze dimenticate e proteste ancora represse nel sangue. In questo senso, un riposizionamento graduale dell importanza di mercato rappresentata dalla Cina, al di là delle politiche di trump, può essere comunque considerato positivo per i mercati occidentali nel lungo periodo...
Trump ha paura perché nel 2020 l' economia asiatica supererà per la prima volta gli USA. E in ASIA ci sono anche le materie prime e il debito USA. Scacco matto.
la Cina e gli Usa non si metteranno mai d'accordo hanno troppo da perdere entrambi che si trovi un accordo o no.la Cina vuole crescere gli stati uniti pure ricordatevi che la torta non è infinita ma ha un dimensione ben definita se non si ottiene con le buone la fetta più grossa c è sempre la guerra vi ricordate la storia recente?per 10 anni c é stato un equilibrio voluto dalle élites ora è finito quel periodo o qualcuno cede qualcosa o sarà guerra
credo che Trump si bruciera'....non ha calcolato le perdite che potrebbe causare alle aziende tecnologiche americane ed in generale a quelle globali. forse non conosce ancora il Significato di globalizzazione tecnologica...di cui non possiamo più fare a meno. non credo che faccia calcoli politici elettorali...
credo che Trump si bruciera'....non ha calcolato le perdite che potrebbe causare alle aziende tecnologiche americane ed in generale a quelle globali. forse non conosce ancora il Significato di globalizzazione tecnologica...di cui non possiamo più fare a meno. non credo che faccia calcoli politici elettorali...
non so, do o perplesso. Trump scatena una guerra commerciale contro chi è il maggior finanziatore del debito pubblico americano. Non mi pare una grande strategia. Si, America first, and after that?
la Cina detiene il 5.3% del debito usa non mi pare che sia la maggioranza
Io penso che Trump stia facendo di tutto per non farsi superare dalla cina come potenza economica, con ogni mezzo possibile, ma il gigante cinese non ci sta a tornare indietro.. ora il terreno di scontro è la tecnologia, settore in cui gli usa sono sempre stati al top dominando il mondo e spiando tutto il mondo, ora non gli va bene che qualcun'altro prenda il loro immenso potere, ma è solo questione di tempo, per il bene del pianeta i monopoli non sono una buona cosa. W Cina.
Per me Trump è un elefante e prima o poi finirà per rompere dei bicchieri.
Trump e Xiping sono già daccordo su tutto e stanno recitando un copione che può far comodo ai pesci grossi per riposizionarsi sui mercati...a loro due importa soltanto mantenere il potere nelle loro sfere di influenza e lo fanno alzando la voce facendo finta di darsi addosso...fra poco tutto si risolverà e vissero felici e contenti...
ovvio. ma pagheranno.
...pagheranno i più deboli...come sempre... ;-)
Vedremo se avrà fegato o incoscienza sufficiente a portare alle estreme conseguenze le sue ambizioni o se il suo è solo il ruggito di una "tigre di carta", per dirla con un vecchio adagio cinese.
I disastri che sta combinando non tarderanno a farsi sentire sulle esportazioni e produzioni americane in Asia. Non so chi abbia come consiglieri, probabilmente solo adulatori della sua megalomania. Oltretutto sta spingendo prepotentemente l'Europa verso inevitabili convivenze economiche con l'est  provocando una situazione e geopolitica molto instabile. Non sono a caso le sue simpatie verso i sovranisti  europei. In questo ha mire e interessi molto comuni con lo zar attuale. Una Europa divisa e disastrata è più ricattabile su tutta una serie di questioni. I balcani sono sempre un teatrino di guerra appetibile per entrambi. Si sa , al guerr5a è uno dei principali business per alcune oligarchie di potere. Lui, per parte americana mi sembra le rappresenti molto bene. E' l'unico motivi di lucidità che gli concedo in tutto quello che sta facendo.
Trump vuole controllare tutto... la FED, l'UE, la CINA, l'OPEC. Chi mi dice che dietro ad ogni tweet lui non stia muovendo milardi di dollari speculando sul mercato ? . La sua strategia commerciale è quasi più ridicola della Brexit stessa. Andiamo a paragonare la crescita sotto il governo Obama e mettiamo a confronto i numeri del primo mandato. Sono curioso.... E in un mercato di pecore, anzichè guardare all'economia reale si va dietro ai tweets....
Non ha capito che la strategia cinese è superiore e quindi dopo aver vinto qualche combattimento sta perdendo la guerra e quindi a pagare alla fine saranno i cittadini e non i magnati: autogol. Bisogna anche imparare da Nancy Regan come ha fatto e magari avere la  capacità di John Kennedy.
Stafacendo perdere milioni in nome di una America First che, invece, è sempre più globalizzata e sempre più ha bisogno del mercato.. la sua è semplicemente una visione "vecchia" dell'economia che farà danni notevoli in tutto il mondo
Con la Cina non puoi vincere...puoi dire di aver vinto, ma non puoi averlo fatto realmente...
Ma non penso proprio!!
E' il presidente Trump ha muovere i mercati.
Da come scrive mi auguro che lei non sia italiano
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