La borsa Usa potrebbe aver toccato ieri un massimo di periodo. Due le motivazione che pesano ora sull'uptrend del maggiore mercato azionario mondiale (e di riflesso anche su tutti gli altri). Ieri Ben Bernanke in audizione al Congresso ha fatto capire che la Federal Reserve potrebbe considerare di rallentare gli acquisti di bond se le condizioni del mercato del lavoro si dimostreranno sufficientemente soddisfacenti. Altra doccia fredda per i mercati questa mattina, quindi ancora tutta da metabolizzare, quando e' uscito l'indice Hsbc sulla manifattura cinese: l'attività manifatturiera cinese si è contratta a maggio per la prima volta in sette mesi a causa di una decisa caduta degli ordini.L'indice Pmi curato da Hsbc e' sceso infatti a 49,6, scendendo per la prima volta dallo scorso ottobre al di sotto di quella soglia dei 50 punti che separa l'espansione dalla contrazione (il dato finale di aprile era di 50,4). Le ultime due candele giornaliere sul grafico dello S&P 500 formano una configurazione "bearish engulfing", dal forte potenziale ribassista. La figura verrebbe confermata sotto i minimi di ieri a 1648 punti. In quel caso verrebbe violata anche la trend line che sostiene i prezzi dal minimo del 19 aprile. I ritracciamenti di Fibonacci calcolati per quel rialzo si collocano a 1630, 1612 e 1593, obiettivo del ribasso in caso di discese sotto 1648. Solo la rottura di 1690 cancellerebbe i timori derivanti dal comportamento della giornata di ieri prospettando la ripresa del rialzo verso 1695, lato superiore del canale ascendente disegnato dai minimi di inizio ottobre 2011.