Petrolio a Rischio: $100 al Barile?

Inizio relativamente tranquillo sui mercati finanziari nella prima seduta della settimana, nonostante la prospettiva di una settimana ricca di avvenimenti. Con un calendario economico della giornata poco movimentato, i mercati azionari hanno trascorso la giornata con scambi limitati intorno al punto di equilibrio. Gli investitori mantengono la loro attenzione focalizzata sulla riunione imminente della Federal Reserve prevista per mercoledì, adottando un atteggiamento riflessivo in attesa degli sviluppi. Le attese sono per un FOMC che mantenga una posizione prudente e resti aperto a un’eventuale ultima stretta dei tassi, data la persistente inflazione e la mancanza di rallentamento nell’economia.

Tuttavia, va segnalato che alcuni elementi negativi hanno influito limitando i guadagni, tra cui lo sciopero dei lavoratori sindacali (UAW), la prospettiva di una chiusura del governo degli Stati Uniti entro il 30 settembre e un rapporto poco positivo riguardante il settore dei costruttori edili negli Stati Uniti. Inoltre, i movimenti nei diversi settori sono stati relativamente contenuti. L’energia e la tecnologia hanno registrato leggere aumenti, mentre il settore immobiliare e quello dei beni di consumo hanno mostrato un modesto ritardo.

Nel contesto internazionale, i mercati azionari globali hanno evidenziato una certa debolezza, influenzata principalmente dalle preoccupazioni degli investitori riguardo all’inflazione in Europa e al rallentamento economico in Cina. Con i governatori della BCE che avvertono che i tassi rimarranno alti per qualche tempo, e in vista di una raffica di riunioni delle banche centrali, il sentiment del mercato ha maggiormente vacillato in Europa. Il prezzo del petrolio scambia in prossimità dei 95 dollari, il livello più alto dal novembre 2022, circa oltre 20 dollari in più rispetto ai valori di giugno, accentuando i timori per una stagflazione. A tal riguardo possiamo osservare come i picchi dei prezzi del petrolio spesso sono accompagnati da un aumento dell’inflazione complessiva sia in Europa (come indicato nella parte alta del grafico) che in America (come mostrato nella parte bassa del grafico).


I tagli all’offerta del cartello OPEC+ in aggiunta alle riduzioni volontarie di Arabia Saudita e Russia stanno accentuando il deficit di approvvigionamento. I contratti futures sul Brent stanno mostrando un fenomeno di backwardation, che evidenzia una scarsa offerta sul mercato e aumenta il rischio di vedere le quotazioni raggiungere i $100 al barile, uno scenario sempre più probabile. Questa evoluzione è favorevole per l’Arabia Saudita poiché le consente di tornare a beneficiare di un surplus fiscale, con un prezzo di equilibrio intorno agli $80 al barile per il 2023.


La giornata odierna sarà importante in Europa con le letture finali sull’inflazione di agosto per l’area euro dove non ci si attende alcuna revisione rispetto alle stime preliminari. Negli Stati Uniti verranno pubblicati i dati relativi alle nuove costruzioni e ai permessi di costruzione nel mese di agosto.


Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst

Seguimi anche su:
LinkedIn
Twitter
Faceboo.k
Instagram
eToro



Disclaimer: Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.
Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.
Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l'esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.
I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l'accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.