Market Brief
A maggio in Nuova Zelanda gli annunci di lavoro sono scesi del 5,2%, facendo registrare il primo calo da cinque mesi, la fiducia dei consumatori di giugno è migliorata. Il grafico giornaliero dei prezzi della coppia NZD/USD conferma la formazione di un “tweezer top” dopo che, durante la seduta di ieri, la coppia non è riuscita a superare quota 0,8736. Il pattern a candela suggerisce una debole inversione, anche se i livelli tecnici rimangono nettamente positivi. La resistenza chiave staziona a 0,8780. L’AUD/NZD incontra resistenza alla media mobile a 100 giorni (1,0793).
Dopo aver infranto la resistenza a 1.300/05, lo XAU/USD ha compiuto un rally sugli stop salendo a 1.322,50 sul Comex a New York. Le tensioni geopolitiche in Iraq e Ucraina, sommate alla debolezza dell’USD, creano un ambiente favorevole per i lunghi sull’oro. La formazione harami del 17 giugno definisce, dal punto di vista tecnico, un minimo di breve termine a 1.259 USD. Considerando le condizioni d’ipercomprato, non sorprenderebbe una correzione al ribasso prima della fine della settimana. Si osservano ordini d’acquisto a 1.284/1.300 (media mobile a 50 e 100 giorni).
L’EUR/USD consolida i guadagni sopra la media mobile a 21 giorni (1,3600), gli indicatori tecnici confermano l’inversione rialzista di breve periodo. Sopra la media mobile a 100 giorni (1,3735) si susseguono le offerte, anche se le pressioni negative sull’USD probabilmente favoriranno i lunghi sull’EUR/USD prima della campanella di chiusura. L’EUR/GBP è piatto intorno a 0,80000, si stanno alleviando le condizioni d’ipervenduto: l’RSI è al 28%, la banda di Bollinger inferiore a 30 giorni a 0,79079. Le barriere per le opzioni rimangono solide a 0,80800/81000, l’inclinazione rimane negativa.
Il cable ieri ha esteso stabilmente i guadagni salendo fino a 1,7063 a New York (massimo da ottobre 2008). La zona critica a 1,7043/50 è stata violata senza resistenza. Il trend rialzista si sta rafforzando mentre gli indicatori tecnici suonano ancora una volta l’allarme d’ipercomprato: RSI al 70%, banda di Bollinger superiore a 30 giorni a 1,7030. Il supporto chiave di breve termine staziona a 1,6923.
L’USD/CAD testa il supporto di Fibonacci a 1,0804 sul calo in atto dal 2009 al 2011, gli indicatori di trend e momentum rimangono marginalmente ribassisti. Prima del fine-settimana saranno pubblicati i dati su vendite al dettaglio e inflazione, le previsioni sono da piatte a positive. Una rottura sotto 1,0804 suggerisce un ritracciamento più marcato verso la media mobile a 200 giorni (1,0779). L’EUR/CAD si aggira intorno alla media mobile a 200 giorni (1,47391). Considerando la fragilità sul fronte dell’EUR, continuiamo a vendere sui rally.
Il calendario economico di oggi prevede la pubblicazione dei seguenti dati: IPP m/m e a/a di maggio in Germania; salari (dato definitivo) riferiti al primo trimestre in Francia; partite correnti di aprile, stagionalizzate e non, della BCE; vendite industriali m/m e a/a di aprile in Italia; finanze pubbliche (PSNCR), prestiti netti del settore pubblico, entrate nette del governo centrale di maggio nel Regno Unito; vendite al dettaglio m/m e a/a di aprile, IPC m/m e a/a di maggio in Canada; indice sulla fiducia dei consumatori (preliminare) di giugno nell’Eurozona.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd