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Rally dell’USD/JPY, piatto il PIL del primo trimestre nel Regno Unito

Pubblicato 28.05.2015, 14:13

Forex News and Events

USD/JPY ancora più su

Le vendite al dettaglio giapponesi sono rimbalzate allo 0,4% m/m dopo il crollo preoccupante, pari al -1,8%, del mese scorso. La ripresa è stata comunque inferiore al +1,1% previsto. Tale concatenazione di eventi che spinge al rialzo l’USD/JPY. Sul fronte dell’USD, il momentum positivo dei dati USA avvalora la tesi della Fed sulla transitorietà della debolezza economica. I solidi dati sugli ordinativi di beni durevoli e i commenti da falco dei membri della Fed dovrebbero dimostrare ai tori dell’USD che un rialzo del tasso a settembre rimane un’opzione. In Giappone, i verbali del comitato di politica monetaria della BoJ indicano che l’attuale ritmo di espansione continua a essere adeguato. Inoltre, il portavoce capo del governo Suga ha fornito un’approvazione semiufficiale della debolezza dello yen, dichiarando che il calo della divisa nipponica non ha raggiunto livelli indesiderabili. Secondo noi, l’USD/JPY rimane il modo più diretto per operare sul tema delle politiche globali divergenti. Le notizie dal Giappone dovrebbero indurre chi opera con il carry trade a utilizzare ancora lo yen per ottenere gli ambiti rendimenti e ciò rafforzerebbe il momentum rialzista fino a 126.

L’ombra del referendum sulla GBP

Il PIL riferito al primo trimestre, pubblicato oggi nel Regno Unito, si è attestato allo 0,3% t/t. Contrariamente a quanto previsto, non è stato rivisto al rialzo, allo 0,4% t/t dallo 0,3% t/t della prima lettura. L’aumento stimato era dovuto probabilmente ai contributi positivi di investimenti e consumi privati. La Gran Bretagna si è affidata alla domanda interna per la sua ripresa economica, poiché la sterlina forte contro l’EUR ha danneggiato la competitività. La debolezza degli scambi ha fatto salire a livelli da record il deficit delle partite correnti britannico. Ieri, il discorso della Regina ha delineato le politiche del nuovo governo a maggioranza conservatrice, fra cui il convitato di pietra, ovvero il referendum sull’UE. La regina ha detto che il Regno Unito convocherà un referendum sull’appartenenza all’UE prima della fine del 2017. Un rapporto precedente secondo cui il referendum si sarebbe svolto nel 2016 appare incorretto (anche se per il momento non ci sono date certe). I responsabili delle imprese hanno detto esplicitamente che l’incertezza generata dal referendum sull’UE ha generato un rallentamento degli investimenti. Poiché i sondaggi d’opinione indicano che gli elettori britannici vogliono rimanere nell’UE, esito che eliminerebbe una grave turbativa, una risoluzione rapida sarebbe stata positiva per le imprese britanniche. Ora la GBP reagirà a commenti e sondaggi. Inoltre, cresce la sensazione che la Scozia si stia allontanando e ciò genera nuove incertezze sul futuro del Regno Unito.

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USD forte

Continuiamo a prevedere un rialzo del tasso della Fed a settembre. I dati deboli e la Fed colomba avevano messo alla prova la nostra determinazione ma ora un decollo a settembre sembra possibile. Il rapporto sull’inflazione IPC della scorsa settimana, con il dato core in rialzo dell’1,8%, indica che l’economia va ancora bene. Si stanno formando pressioni legate alla capacità sul mercato del lavoro e la crescita delle retribuzioni è solo questione di tempo. Poi è arrivato il sostegno verbale della presidente Yellen. Una Yellen insolitamente falco ha dichiarato che “a un certo punto nel corso di quest’anno sarà appropriato compiere il passo iniziale per aumentare il tasso sui fondi federali”. Gli investitori devono fare i conti con la normalità di livelli di crescita più bassi per gli USA, soprattutto alla luce del contesto globale più debole. Poiché gli USA sono i più prossimi a creare costantemente inflazione, è più probabile che siano loro ad aumentare i tassi d’interesse. Rimaniamo rialzisti sull’USD man mano che ci avviciniamo a settembre.

The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USDha registrato un rimbalzo sulla linea di tendenza a breve termine e un’ascesa verso la resistenza oraria a 1,0940 (26/05/2015). Il supporto giace a 1,0820 (minimo 27/04/2015) e la più robusta resistenza oraria può essere trovata a 1,1217 (massimo 19/05/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico dal 2010 al 2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, riteniamo che il recente movimento laterale costituisca una pausa all’interno di un trend discendente di fondo. Supporti chiave possono essere trovati a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo darebbe adito a un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione 03/02/2015).

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GBPUSD La coppia GBP/USDè scambiata tra la resistenza oraria a 1,5437 (massimo 27/05/2015) e il supporto a 1,5302 (minimo 27/05/2015). La struttura a breve termine suggerisce un declino della coppia. A più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un fondo di recupero il cui massimo potenziale di rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (Entrancement Fino al 61%).

USDJPY L’USD/JPY infrange attualmente tutte le resistenze e punta alla nuova resistenza in seguito alla violazione della resistenza chiave a 125,69 (massimo 12/06/2002). Con la coppia ancora rialzista restiamo ampiamente sopra la MM a 200 giorni. Il supporto orario è dato a 121,45 (minimo 25/05/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il robusto supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 135,15 (massimo 01/02/2002). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015).

USDCHF L’USD/CHF ha invalidato il canale discendente di medio terminea 0,9498e permane al di sotto di detto livello. Puntiamo ai supporti a 0,9287 (minimo 22/05/2015). La resistenza può essere data a 0,9573 (massimo 29/05/2015) e il supporto più forte si attesta a 0,9072 (minimo 07/05/2015). A lungo termine, non vi è alcun segno chelasci intendere la fine dell’attuale ribasso. Dopo la mancata violazioneoltre 0,9448, si ripristina il trend rialzista. Di conseguenza, l'attuale debolezza è vista come un movimento in controtendenza. Il supporto chiave si trova a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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