Mentre la pandemia di coronavirus porta lo scompiglio su mercati ed economie, i principali distributori USA sono in difficoltà. Questa settimana, gli investitori avranno l’opportunità di vedere quanto pesantemente siano state colpite le vendite, con la pubblicazione dei report sugli utili trimestrali.
I mercati hanno avuto un quadro più ampio della situazione delle spese dei consumatori durante l’epidemia di COVID-19 venerdì, quando il Dipartimento per il Commercio USA ha pubblicato il report mensile sulle vendite al dettaglio. In base ai dati, i ricavi di distributori e ristoranti sono crollati del 16,4% dal mese prima, la lettura peggiore da quando sono iniziati i rilevamenti nel 1992.
In questo clima di prospettive economiche cupe, gli investitori cercheranno segnali di relativa forza tra i distributori, in particolare quelli che stanno guadagnando partecipazione di mercato nelle vendite alimentari. Altri fattori che potrebbero determinare quali distributori sopravvivranno o falliranno saranno la forza dei flussi di cassa ed i livelli di debito. Per i distributori che erano già in bilico, la capacità di onorare i debiti ora sarà cruciale. Ecco tre nomi che seguiremo da vicino:
1. Home Depot
Home Depot Inc (NYSE:HD) (NYSE:HD) pubblicherà gli utili del primo trimestre 2020 domani, martedì 19 maggio, prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti stimano utili per azione di 2,27 dollari e vendite di 27,58 miliardi di dollari.
La catena di fai-da-te si trova ad affrontare una serie di sfide nell’attuale anno fiscale, con i consumatori alle prese con uno dei peggiori mercati del lavoro della storia moderna, un fattore che garantisce di far ridurre le spese.
Grafico prezzo settimanale Home Depot
Le vendite potrebbero aver registrato un grave ribasso dopo che le operazioni dei negozi fisici della compagnia di Atlanta sono state sconvolte dalle serrate per la pandemia, compresa la riduzione delle ore di apertura durante la cruciale stagione primaverile. La situazione potrebbe spingere Home Depot ad annullare le attuali previsioni che stimano un’espansione del 4% delle vendite su base comparabile.
Detto questo, HD è tra quei distributori che si trovano in una posizione più forte per superare la tempesta rispetto ai rivali più deboli. Poco prima dell’arrivo della pandemia di coronavirus, HD raccoglieva i frutti della sua spesa da 11 miliardi di dollari per rimodernare i punti vendita, migliorare le opzioni digitali ed incrementare le offerte per i suoi clienti commerciali chiave.
Grazie a questi aggiornamenti, ci sono buone probabilità che le vendite su base comparabile di HD si riprendano rapidamente nell’era post-crisi.
Inoltre, la forza del settore immobiliare statunitense dovrebbe aiutare Home Depot a prosperare una volta contenuta la diffusione del COVID-19, dal momento che dei costi di prestito minori spingeranno i prezzi delle case, rendendo più semplice ai proprietari aumentare le spese per le ristrutturazioni. Scambiato a 239,33 dollari, il titolo ha già guadagnato il 10% quest’anno, superando l’indice S&P 500 che è crollato dell’11% nello stesso periodo.
2. Walmart
Il principale distributore d’America, Walmart (NYSE:WMT), riporterà gli utili del primo trimestre domani prima dell’apertura dei mercati. Le previsioni indicano utili per azione di 1,13 dollari e ricavi di 131 miliardi di dollari.
Con gli acquirenti in ansia che hanno fatto scorte di beni di consumo e prodotti alimentari ed i distributori non essenziali chiusi durante le serrate per il coronavirus, la forte presenza fisica di Walmart ha probabilmente aiutato la compagnia ad espandere la sua base clienti ed il suo appeal.
Grafico prezzo settimanale Walmart
I pesanti investimenti sull’e-commerce, l’attenzione alla salute e la sua forza lavoro da 1,5 milioni di dipendenti rappresenta una combinazione vincente unica che ha reso possibile al colosso della distribuzione rifornire vaste aree della nazione mentre governi ed altre imprese faticano a capire come rispondere a questa minaccia sanitaria ed economica senza precedenti.
Con le aspettative che la compagnia di Bentonville, Arkansas, riporti utili trimestrali forti e vendite online in aumento, gli investitori hanno spinto il titolo di WMT su del 6% quest’anno. Il titolo venerdì ha chiuso con un balzo del 2% a 125,94 dollari.
Le vendite su base comparabile e l’espansione online di Walmart saranno i due indicatori critici su cui gli investitori si concentreranno.
3. Macy’s
Dopo aver annunciato che avrebbe rinviato la pubblicazione finale sul primo trimestre 2020 fino al 1° luglio per via degli sconvolgimenti dovuti al coronavirus, Macy’s (NYSE:M), la catena in difficoltà presente in 43 stati e a Puerto Rico, pubblicherà il report preliminare nelle ore pre-market di giovedì 21 maggio.
La maggior parte della forza lavoro di Macy’s è stata messa in congedo all’inizio di aprile, nel tentativo di preservare liquidità in seguito alla chiusura di tutti i 775 punti vendita per via della pandemia.
Grafico prezzo settimanale Macy’s
La catena con sede a New York City era in difficoltà già prima del virus, in quanto il piano di cambiamento di rotta attuato dall’amministratore delegato Jeffrey Gennette non era riuscito a far riprendere le vendite. Gli investitori saranno impazienti di sapere se la compagnia abbia o meno un cuscinetto finanziario che le permetta di sopravvivere ad una recessione potenzialmente lunga e dolorosa.
In un report di Bloomberg del mese scorso si legge che Macy’s stava cercando dei modi per usare le sue proprietà immobiliari per ottenere nuova liquidità e sopravvivere alla pandemia. La catena emetterà dei nuovi bond garantiti da alcune proprietà ed altri asset per incrementare la sua liquidità, spiega l’articolo.
Il titolo di Macy’s, che venerdì ha chiuso a 5,31 dollari, è crollato di circa il 70% quest’anno.