I prezzi delle criptovalute stanno crollando. Nell’ultima settimana il Bitcoin è rimasto a fatica sopra i 10.000 dollari e le altre principali criptovalute, tra cui Bitcoin Cash, Ripple, Cardano e Litecoin, hanno registrato dei ribassi. L’interesse degli investitori inizia ad accusare qualche colpo?
Secondo molti stiamo assistendo ad un ridimensionamento del mercato, un punto di inflessione in cui gli investitori che ci sono entrati in maniera altamente speculativi - per fare soldi in fretta - senza particolari competenze su questa classe di asset, stanno spostando la loro attenzione. Si tratta di investitori che probabilmente hanno visto il boom della cripto come un’opportunità per fare profitti veloci, senza capire realmente il valore di nessuna della valute alternative né della tecnologia blockchain che sta alla base.
Questo potrebbe contribuire a spiegare il crollo delle criptovalute. D’altra parte, gli investitori che continuano a investire nelle criptovalute sono quelli che ci credono davvero, investitori competenti e intelligenti, che con la loro partecipazione aiuteranno il mercato a trovare dei livelli di prezzo, volatilità e crescita più appropriati.
Noobs versus Vets
Jeffrey Van de Leemput cofondatore di Cryptocampus, che fa da mentore agli investitori delle cripto, afferma:
"Credo che stiamo assistendo ad uno shakeout, un ridimensionamento del mercato, conseguente al superamento dell’uptrend parabolico. Si tratta di correzioni che durano più di un mese e che possono richiedere fino a oltre sei mesi per concludersi. Teniamo in mente che un anno fa il Bitcoin era intorno ai mille dollari. Dunque, anche se questo "crash" può apparire immenso, in realtà non lo è affatto. È solo una reazione naturale dopo un rialzo altissimo.”
Il fattore FUD
Marc Kenigsberg, un di Bitcoin e blockchain, spiega che al momento sul mercato è forte il fattore “FUD” (paura, incertezza e dubbio). Inoltre spiega che sono molti gli eventi potenzialmente correlati a questo crollo, ma non c’è una vera causa evidente:
“In effetti, adesso il mercato dovrebbe essere rialzista sul Bitcoin, considerando il calo dei prezzi, la crescita del lightning network e gli utenti delle app da Robinhood pronti a buttarsi nella mischia. L’unica cosa certa che sappiamo è che gli HODLers continuano a mantenere e gli speculatori vendono la percentuale dei rialzi degli HODLers. Questo indubbiamente lavora a favore di un rialzo quando arriverà la correzione per un prezzo più elevato e appropriato per il Bitcoin.”
I motivi sbagliati per operare con le cripto
Non è un segreto che nel 2017 il Bitcoin e le altre criptovalute sorelle, hanno attirato tantissimo l’attenzione del media. Edd Carlton, a capo della OTC Trading BlockEx, una piattaforma di scambio di asset digitali, ha chiarito che molti investitori sono entrati nel mercato delle cripto per le ragioni sbagliate verso la fine del 2017: innanzitutto la paura di restare fuori (FOMO: fear of missing out) alimentata dall’accento posto dai media su questo quarto trimestre stratosferico per tutta la classe di asset. Afferma:
“Credo ci siano due forze principali in gioco al momento. Una è sicuramente l’uscita dal mercato da parte dei “deboli”, vale a dire colore che sono entrati nel mercato alla ricerca di rapidi rientri e che invece sono rimasti delusi da quello che è successo alla fine del quarto trimestre 2017 - molti dei quali hanno tagliato le perdite vendendo durante il ribasso piuttosto che adottando una strategia di HODL-ing a lungo termine [sic].
Il secondo fattore in gioco, i “forti”, vale a dire gli investitori più esperti che cercano di diversificare i loro portafogli di cripto, spalmando il rischio su una sere di criptovalute,[e] così facendo diluire il precedente “status quo” di un mercato dominato da uno o due detentori della maggioranza della capitalizzazione del mercato. Il BTC non possiede più il 60-70% della capitalizzazione del mercato. La situazione a nostro avviso è positiva e attendiamo un mercato più maturo in cui si presenteranno diverse opportunità per il rialzo.”
Stanchezza da Criptovalute?
Gli investitori soffrono di qualche forma di stanchezza legata alle criptovalute? Arturas Asakavicius, COO e cofondatore di WePower, una piattaforma per il trading di energia pulita tramite blockchain, chiarisce la natura del sentimento attuale:
“Non la chiamerei stanchezza, ma il mercato delle cripto si sta evolvendo e sta cambiando. Inizialmente era dominato dal Bitcoin, ma quest’anno una grossa fetta è andata alle valute alternative come Ethereum, Ripple e tante altre. È difficile evidenziare uno a uno i fattori che hanno determinato questo cambiamento, ma ho visto molti investitori istituzionali mostrare il loro interesse e fare i primi passi in questo mercato.
Al momento, la gran parte dei nostri token è stata coperta dai fondi e dagli investitori con una mentalità più tradizionale nella tecnologia blockchain. Se il trend è vero, potrebbe indicare che ci stiamo muovendo verso un mercato più professionale e meno volatile”.
Se il mercato delle criptovalute sta realmente vivendo un cambio nel tono e nella natura degli investitori, un ambiente più tranquillo e meno caotico potrebbe essere un fattore positivo per chi decide di restare o di entrare.