Se state risparmiando per la pensione, allora investire diventa tutta un’altra storia. Le oscillazioni quotidiane del mercato non contano più di tanto per voi, perché la vostra attenzione si concentra sui guadagni a lungo termine. In quanto investitori buy and hold, non fate spesso trading né inseguite dei facili profitti.
Quando scegliete una compagnia, vi assicurate che abbia un potenziale di crescita a lungo termine, in quanto credete che delle aziende solide e stabili generalmente aumentino di valore nel tempo, producendo entrate regolari che non solo battono l’inflazione, ma contribuiscono ad arricchire il vostro gruzzolo.
Ma non è un compito facile nel contesto post-COVID-19. Molte importanti compagnie hanno tagliato o sospeso i dividendi quest’anno al fine di sopravvivere ad uno dei peggiori downturn economici mai visti nel corso della nostra vita. Boeing (NYSE:BA), Royal Dutch Shell (NYSE:RDSa) e Walt Disney Company (NYSE:DIS) sono tra queste.
Sebbene i payout delle compagnie quotate sull’indice S&P 500 probabilmente crolleranno quest’anno, ci sono ancora alcuni segmenti di mercato che vanno controcorrente. Abbiamo selezionato tre titoli da dividendo adatti ad un investimento per gli anni della pensione. Ciascuno di essi è considerato una scelta sicura per via delle ampie riserve di liquidità, dei solidi bilanci e dei ragionevoli payout ratio.
1. Cisco Systems
Cisco (NASDAQ:CSCO) non è un operatore del tech di grande successo che potrebbe raddoppiare di valore nel giro di qualche mese, ma è una compagnia ricca di liquidità ben posizionata per pagare dividendi ininterrottamente. Il colosso tech con sede a San Jose è il maggiore produttore mondiale di router, switch ed altre componenti che le compagnie usano per connettere i computer.
Sebbene la natura ciclica di questo segmento del mercato hardware possa continuare a pesare sulla performance del titolo di Cisco sul breve termine, crediamo che sia il momento giusto per comprare questo nome ed assicurarsi un rendimento maggiore.
Grafico ad 1 anno Cisco.
Dopo un report sugli utili deludente il mese scorso, molti analisti hanno citato il dividendo e la valutazione di Cisco tra i fattori che limiterebbero un ulteriore rischio di ribasso. Un altro motivo per cui siamo piuttosto rialzisti su Cisco è la capacità di pagare i dividendi grazie alla sua aggressiva diversificazione: è passata da un modello basato su hardware ad uno basato su software all’interno di nuove aree del mercato ad alta crescita, come sicurezza informatica, applicazioni e servizi.
Sotto la guida dell’amministratore delegato Chuck Robbins, Cisco ha effettuato una serie di acquisizioni per costruire un’attività di software e servizi. L’anno scorso, ha deciso di acquisire Acacia Communications (NASDAQ:ACIA) per circa 2,6 miliardi di dollari, ottenendo chip e macchinari che permettono di tradurre segnali ottici in dati elettronici.
Queste iniziative di crescita, insieme alla posizione dominante della compagnia nella regione americana da cui ottiene la maggior parte delle vendite, le consentono di avere una performance superiore quando i rischi macroeconomici si riducono.
Oltre alla crescita, Cisco è anche un affidabile pagatore di dividendi. Sebbene non sia ancora considerato un “Aristocrat”, dal momento che paga i dividendi solo da 11 anni, Cisco ha aumentato i payout ogni anno, diventando un’opzione allettante per chi punta ad entrate crescenti.
Con il suo attuale rendimento annuo che sfiora il 3,68%, gli investitori ottengono un payout di 0,36 dollari ad azione, schizzato del 14,2% all’anno negli ultimi cinque anni. Inoltre il payout ratio del dividendo di Cisco è pari al 53%, il che significa che c’è ancora spazio di manovra per altri aumenti in futuro. Il titolo ha chiuso a 39,06 dollari alla chiusura degli scambi ieri.
2. General Mills
Le compagnie di prodotti di consumo sono una classica scelta difensiva in quanto meno legate al ciclo economico. Ecco perché ci piace il titolo di General Mills (NYSE:GIS), il produttore di marchi famosissimi come i cereali Cheerios, lo yogurt Yoplait e le barrette Nature Valley.
Scambiato a 59,86 dollari alla chiusura di ieri, il titolo è schizzato dell’11% quest’anno e difficilmente subirà molta volatilità, anche se il mercato dovesse crollare di nuovo. Altro vantaggio di possedere il titolo di GIS è il fatto che gli investitori ricevono un dividendo che rende un ottimo 3,41%. Si tratta di un buon ritorno, affidabile. General Mills paga i dividendi ininterrottamente da 120 anni.
Grafico a 1 anno General Mills.
Negli ultimi anni, General Mills ha cercato di diversificare la sua base di entrate al fine di supportare un’ulteriore crescita. La compagnia ha acquisito la Blue Buffalo Pet Products nel 2018, il suo accordo più grande in 18 anni.
L’acquisizione ha aggiunto una nuova linea di attività al portafoglio della compagnia, in un periodo in cui la sua divisione alimentare tradizionale si trovava sotto pressione per il rapido cambiamento delle abitudini dei consumatori, che cercano prodotti più freschi, più sostenibili e con meno zuccheri.
Il titolo di General Mills probabilmente avrà una performance inferiore su un mercato rialzista. Tuttavia, si tratta di un nome difensivo che andrà meglio sui mercati ribassisti.
3. Merck & Company
I titoli del settore sanitario sono considerati solidi produttori di entrate. Proprio come distributori, servizi e raccolta di immondizia, le compagnie del settore sanitario offrono servizi che restano necessari anche durante una recessione. Inoltre, le oscillazioni economiche di solito non frenano il lancio di nuovi farmaci e dispositivi.
Titoli come Merck (NYSE:MRK) sono ben posizionati non solo per superare il mercato in un eventuale ribasso ma anche per fornire buoni ritorni sostenibili. La compagnia sta traendo vantaggio dal successo del suo farmaco per il cancro più venduto, il Keytruda. Gli analisti si aspettano che le vendite di Keytruda raggiungano i 20 miliardi all’anno entro il 2023, secondo FactSet, generando più di un terzo delle vendite totali della compagnia entro il periodo. I ricavi dal Keytruda sono schizzati del 29% nel secondo trimestre.
Grafico a 1 anno Merck
Merck è inoltre una delle maggiori case farmaceutiche impegnate nello sviluppo di vaccini e terapie per il COVID-19. La compagnia ha cominciato a testare uno dei suoi vaccini sperimentali su volontari in salute questo mese.
Con un dividendo crescente ed i riacquisti di azioni, crediamo che la compagnia sia una buona scommessa a lungo termine per chi punta a payout in aumento. Il titolo, che ieri ha chiuso ad 81,90 dollari, al momento rende il 3%, grazie al suo dividendo trimestrale di 0,61 dollari ad azione. La casa farmaceutica l’anno scorso ha aumentato il payout dell’11%.