FCA (MI:FCHA):
La perdita del sostegno psicologico a 15.0 euro ha agevolato l’affondo dei corsi. Probabile che la discesa prosegua fino in area 14.25 euro ma segnali negativi giungeranno con chiusure di seduta al di sotto di 13.99 euro. Ciò andrà a peggiorare il quadro grafico di medio periodo e a quel punto sarà difficile evitare un ritorno dei prezzi in area 13.75 euro (2° target: 13.19 euro). Reali segnali di risveglio oltre 15.35 euro la cui rottura (in particolar modo in chiusura) potrebbe permettere a i corsi di proseguire il rally fino in area 16.0 euro. Il titolo in 12 mesi ha ceduto il 3%.
Sogefi SpA (MI:SGFI):
Brusco scivolone per Sogefi che in soli 12 mesi ha ceduto il 65%, una debacle. La violazione di 1.86 euro aveva fatto scattare grossi segnali di allarme ed i corsi si sono spinti fino in area 1.70 euro. Recuperi fino a quota 2.0 euro manterranno inalterate le prospettive negative, solo oltre tale riferimento (in chiusura e con tenuta settimanale) verranno generati i primi e timidi segnali di risveglio ma solo il superamento di 2.40 euro potrà restituire fiducia agli investitori (ottica medio/lungo termine) e a quel punto probabilmente ci saranno i primi passi di una reale inversione di tendenza. Sul fronte opposto invece, la violazione di 1.68 euro (in particolar modo in chiusura) proietterebbe i corsi in area 1.64 e successivamente a 1.598 euro.
Freni Brembo SpA (MI:BRBI):
La debolezza del comparto automotive ha colpito anche le azioni di Brembo (MI:BRBI) (-26% in 12 mesi) che hanno toccato nuovi minimi (ultimi 2 anni). Fino a quota 11.0 euro eventuali recuperi rappresenteranno puri rimbalzi tecnici; oltre quella soglia (in chiusura) si verificano le prime condizioni per un reale risveglio che ha come obiettivo area 11.84 euro in prima battuta. In ottica temporale più estesa, solo con il superamento di 13.80 euro (in chiusura) si assisterebbe ad un rasserenamento della situazione grafica di medio/lungo termine. A quel punto verrebbero gettate le basi per una rimonta verso 14.40 e 14.83 euro in prima battuta. Chiusure di seduta inferiori a 10.35 euro anticiperebbero invece il proseguimento del downtrend verso i target a 10.08 e 9.90 euro in prima battuta.