Nel mese di luglio, il titolo Sogefi SpA (MI:SGFI)aveva fatto registrare nuovi minimi annuali (1.127 euro), poi c’è stata una svolta.
Il mercato dell’auto nei primi nove mesi ha registrato un incremento della produzione a livello mondiale del 4%, con una progressione a due cifre in Asia e un’evoluzione comunque positiva in Europa e Nord America (+3,5% e +2,6% rispettivamente): ciò ha permesso ai corsi di invertire la rotta dando vita ad un lungo rialzo fino a 2.18 euro, guadagnando così quasi il doppio dal minimo fatto registrare lo scorso luglio.
La permanenza al di sopra di 2 euro è necessaria per il prosieguo del trend (dicembre è stato spesso un momento difficile per sogefi negli ultimi anni) i cui obiettivi oltre la forte resistenza a 2.17 euro (in chiusura di seduta) sono ipotizzabili a 2.30 e 2.37 euro (forte resistenza).
Il mancato superamento della prima resistenza invece ed il successivo ritorno dei corsi sotto 2 euro (in chiusura di seduta) potrebbero far ripartire i ribassi verso quota 1.90 ed il successivo affondo a 1.85 euro. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 19%, l’1% in 12 mesi, -50% in 3 anni e -4% in 5 (dal 2000 ad oggi -4%).
Il terzo trimestre conferma l’andamento positivo dei ricavi del primo semestre, sostenuto dalla crescita organica in Nord America e in Asia. L’incremento del gross margin e dell’EBITDA incoraggia il gruppo a proseguire il lavoro finalizzato a migliorare la redditività e la generazione di cassa della società.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione
Sogefi prevede per l’intero esercizio 2016 una crescita dei ricavi simile a quella registrata nei primi nove mesi. Il gross margin e l’EBITDA dovrebbero migliorare rispetto al 2015, in linea con quanto constatato nei primi nove mesi.