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Status quo per BoJ e BoC, ora tocca a Riksbank, BoE e BCE

Pubblicato 04.09.2014, 10:14
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Alla riunione di oggi la BoJ ha mantenuto invariata la sua politica monetaria, anche se ha rivisto al ribasso le previsioni sul settore immobiliare sull’onda degli effetti negativi del rialzo dell’IVA introdotto ad aprile 2014. I cross con lo JPY non hanno reagito granché alla BoJ, lo yen consolida la debolezza in scia al rimpasto di governo di mercoledì. Ricordiamo che la nomina di Shiozaki a ministro della Salute, sotto cui ricadrà la responsabilità del GPIF, ha avuto un forte effetto negativo sullo yen, l’inclinazione negativa permane a livello generalizzato. L’USD/JPY testa le offerte a 105,00. Dovrebbe rimanere un po’ di resistenza a 105,44/50 (massimo da 6 anni / esercizio delle opzioni), sopra questo livello s’intravedono gli stop.

In Canada, alla riunione di ieri la BoC ha mantenuto lo status quo. Queste le parole del governatore Poloz: “La Banca rimane neutrale per quanto riguarda la prossima variazione del tasso di riferimento; tempistica e direzione dipenderanno da quanto i nuovi dati influenzeranno le prospettive e la valutazione dei rischi”. L’USD/CAD è stato scambiato all’insegna di un leggero tono negativo, perché il governatore Poloz ha evidenziato segnali di crescita economica. I mercati non prevedono un restringimento prima del prossimo anno, anche se i recenti dati sull’inflazione pesano sull’obiettivo del 2,0% della BoC. Le vendite di USD/CAD sono rimaste limitate a 1,0872 (supporto incluso nella zona delimitata dalle medie mobili a 100 e 200 giorni, 1,0859/95), la coppia si è quindi ripresa sopra questo livello. Vediamo che le offerte si susseguono fino a 1,1000 (resistenza di agosto ed esercizio delle opzioni).

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La settimana prosegue con le riunioni di altre banche centrali. Nel corso della giornata, Riksbank (07:30 GMT), BoE (11:00 GMT) e BCE (11:45 GMT) annunceranno le loro decisioni; si attende con grande interesse l’intervento del presidente della BCE Mario Draghi. Dopo il brusco calo delle previsioni d’inflazione visto di recente, una maggioranza consistente spera che arrivi l’annuncio dell’introduzione del tanto dibattuto allentamento quantitativo (QE). Noi continuiamo a non sbilanciarci troppo su questo fronte, perché riteniamo che Draghi preferirà attendere l’esito delle TLTRO, effettive a settembre e dicembre. Viste le circostanze, prevediamo che la BCE ricorrerà a toni prudenti. Ovviamente non escludiamo la possibilità di un QE, ma crediamo che Draghi non premerà il grilletto alla riunione di politica monetaria di oggi. Eventuali delusioni dovrebbero generare un’accelerazione delle coperture di corti nel complesso EUR e spingere la coppia EUR/USD verso 1,3200/1,3296 (livello psicologico ed ex supporto chiave). Con tutta probabilità, gli operatori vedranno nei tentativi rialzisti ottime opportunità di vendita.

Nel Regno Unito, la riunione della BoE dovrebbe essere un non-evento. La coppia GBP/USD risente ancora delle pressioni negative, soprattutto a causa delle apprensioni per il voto sull’indipendenza della Scozia. L’inclinazione è ribassista. Ci avviciniamo ai territori d’ipervenduto (RSI al 24%, banda di Bollinger inferiore a 30 giorni a 1,6397). Le barriere per le opzioni sopra 1,6500+ dovrebbero limitare i rally correttivi.

Oggi l’attenzione sarà puntata sulle decisioni di politica monetaria di Riksbank, BoE e BCE, e sulla conferenza stampa mensile del presidente della BCE Draghi. Oggi anche il rapporto ADP di agosto sarà importante. A seguire il calendario economico: tasso di disoccupazione riferito al secondo trimestre in Francia; ordinativi alle fabbriche m/m e a/a di luglio e PMI costruzioni di agosto in Germania; PMI del settore vendite al dettaglio di agosto in Germania, Francia, Italia ed Eurozona; immatricolazioni di veicoli nuovi di agosto nel Regno Unito; commerci internazionali di luglio in Canada; bilancia commerciale di luglio, richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione aggiornate rispettivamente al 30 e al 23 agosto, produttività nel settore non-agricolo e costi unitari (dati definitivi) del secondo trimestre, PMI servizi e composito (definitivo) di agosto, ISM composito non-manifatturiero di agosto negli Stati Uniti.

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