Le discussioni sul referendum nel Regno Unito continuano a essere il primo argomento di conversazione, anche se sui mercati finanziari sono diminuiti i timori di “Brexit”. Dopo il netto supporto del presidente americano Obama a favore della permanenza del Regno Unito nell’UE, la probabilità di un’uscita è diminuita significativamente, come riflettono alcuni sondaggi. In generale, i mercati online e i bookmaker hanno visto un calo della probabilità di uscita dal 34% al 28%, mentre i sondaggi tradizionali, che riferiscono un testa a testa, registrano solo un calo marginale sulla scia di questi commenti.
È chiaro che le discrepanze nei sondaggi e la loro credibilità discutibile (soprattutto dopo il fiasco dei sondaggi sul referendum scozzese) generano incertezza. Sembra che, sul mercato, le apprensioni per un’uscita siano in calo.
La sterlina ha fatto una pausa intorno ai massimi da 3 mesi a quota 1,4650, scontrandosi con il momentum rialzista di USD ed EUR, la volatilità implicita a un mese della GBP è calata significativamente, mentre le inversioni di rischio 25d della coppia GBP/USD si sono riprese dai minimi.
Ciò nonostante, stando ai dati IMM, le posizioni speculative sulla sterlina rimangono corte. Poiché questa settimana nel Regno Unito si svolgeranno elezioni amministrative e regionali, indubbiamente il dibattito sulla Brexit sarà l’argomento più discusso.
I dati economici britannici in uscita questa settimana includono il PMI manifatturiero, il PMI servizi e le tendenze dell’industria del sondaggio CBI, che dovrebbero mostrare un ulteriore rallentamento dell’economia.
Prevediamo che i sostenitori della permanenza nell’UE sfrutteranno i dati deboli in vista del referendum quale prova delle conseguenze negative di una separazione. Sospettiamo che la recente ripresa della GBP sarà passeggere e diminuirà man mano che ci avviciniamo al 23 giugno.
La coppia GBP/USD non è riuscita a sfondare la resistenza a 1,4664 (massimo 04/02/2016), suggerendo un calo verso il supporto a 1,4475 (27/02/2016).
L’EUR/USD continua a crescere. La resistenza oraria a 1,1465 (massimo 12/04/2016) è stata infranta. Il supporto orario si ubica a 1,1217 (minimo 25/04/2016) e un supporto più robusto si colloca a 1,1144. Si prevede un’ulteriore ascesa. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’attuale apprezzamento tecnico implica un graduale aumento.
La coppia GBP/USD ha infranto la resistenza a 1,4668 (massimo 04/02/2016). Il supporto orario è dato a 1,4475 (massimo 27/04/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento prima di entrare in un altro movimento ascendente. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
La coppia USD/JPY continua a scendere. Il supporto orario si ubica a 106,15 (minimo intra giornaliero). La resistenza oraria giace a 107,42 (massimo 29/04/2016), una resistenza più robusta può essere trovata a 111,88 (massimo infra giornaliero). Si prevede una debolezza continua. Auspichiamo un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
La coppia USD/CHF è chiaramente orientata al ribasso sul medio termine e ha infranto il supporto orario a 0,9585 (minimo 19/04/2016). Un supporto più robuto si ubica a 0,9499 (minimo 12/04/2016). Si prevede un ulteriore indebolimento. In un’ottica di lungo termine, la coppia sta facendo registrare massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.