Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Inizio settimana “soft”, perlomeno questo è quel che si evince osservando l’andamento dei mercati. Ma attenzione, perché la propensione al rischio tornata prepotentemente alla ribalta sul finire della scorsa sessione potrebbe registrare interruzioni o improvvise accelerate. Il tema dominante è uno: il faccia a faccia tra il Russia e USA, atteso nel corso della giornata.
Chi potrebbe rimetterci sensibilmente, in base alle ultime dichiarazioni del Presidente Trump, è l’Europa che pare sia diventato il nemico numero 1 sul fronte commerciale.
E’ evidente come il leader americano stia cercando alleati per mettere in campo delle strategie che possano penalizzare all’inverosimile il Vecchio Continente.
Sarà importante capire quali saranno i temi affrontati e a tal proposito gli esperti di politica internazionale si aspettano novità su fronti particolarmente caldi come la denuclearizzazione, il “Russia-gate”, la Siria, la questione Ucraina.
A tenere banco è anche un’altra vicenda, ovvero la Brexit.
E’ notizia di stamane la possibilità che il Governo britannico accetti alcuni emendamenti europei inerenti i dazi doganali.
Emendamenti che potrebbero riaccendere le tensioni attorno alla May, qualora difatti dovesse scendere a compromessi il “white paper” andrebbe rivisto in molti dei suoi punti fondamentali.
Già oggi, in tal senso, potrebbe essere una giornata importantissima.
Infine, altra notizia odierna, la Cina avrebbe dichiarato di voler ridurre le tariffe verso gli USA. Notizia estremamente importante, a questo punto si attende l’eventuale risposta del Presidente Trump.
Passando al calendario economico, sarà una settimana estremamente importante per la Sterlina e per il Dollaro Australiano.
Rispettivamente martedì e mercoledì notte verranno rilasciati i dati sul mercato del lavoro, dati dai quali ci si aspetta delle indicazioni inerenti soprattutto l’andamento dei salari e conseguentemente delle prospettive inflazionistiche.
Altro appuntamento importante la doppia testimonianza di Powell davanti al congresso, in agenda anche il dato sull’inflazione in Giappone, in Canada e nel Regno Unito