Sono tempi difficili, anche per la Svizzera. A nove mesi dalla decisione della BNS di rimuovere la soglia per l’EUR, è chiaro che l’economia svizzera sta ancora digerendo l’intervento. Di recente, i dati sono stati contrastati; per esempio, le vendite al dettaglio di agosto si sono contratte e l’indice dei responsabili d’acquisto di settembre ha sorpreso al ribasso. Inoltre, il CHF è ancora sopravvalutato.
Ciò nonostante, riteniamo che sia ancora probabile che l’EUR/CHF violi nuovamente il livello a 1,1000. La volatilità guida il mercato, perché permangono forti incertezze globali e l’avversione al rischio non farà che aumentare. Secondo noi, con il rinvio del rialzo del tasso, la Federal Reserve americana sta inviando un segnale molto negativo. La ripresa degli USA sembra insostenibile e gli operatori iniziano a quotare la fine della politica dei tassi d’interesse allo zero entro il 2017. Nel prossimo futuro, l’obiettivo potrebbero essere le materie prime e i paesi considerati porti sicuri.
Pur tenendo in conto il rallentamento dell’economia elvetica, la Svizzera rimane un porto nella tempesta. Come avevamo previsto, l’indebolimento del franco svizzero cui abbiamo assistito negli ultimi tre mesi non ha avuto un grosso impatto sui dati riferiti all’inflazione pubblicati oggi. L’IPC si è attestato al -1,4% a/a. Il franco svizzero rimane forte e le pressioni al ribasso sui prezzi dei beni importati sono ancora notevoli. Com’è ovvio, ora ci chiediamo: che cosa succederà se il programma di allentamento quantitativo della BCE non produrrà i risultati previsti?
The Risk Today
EURUSD L’EUR/USD opera lungo la direzione implicata dalla linea di tendenza superiore. Tuttavia il momentum ribassista permane robusto. Il supporto può essere trovato a 1,1087 (minimo 03/09/2015). Un supporto più forte staziona a 1,1017 (minimo 18/08/2015). La resistenza oraria si osserva a 1,1330 (massimo 21/09/2015). In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 ha favorito un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Permaniamo in un momentum ribassista.
GBPUSD La coppia GBP/USD opera ancora tra il 50% e il ritracciamento di Fibonacci del 61,8%. Il supporto orario può essere trovato a 1,5087 (minimo 05/05/2015). Un supporto più robusto si trova a 1,4960 (minimo 23/04/2015). La resistenza oraria può essere trovata a 1,5659 (massimo 27/08/2015). In un’ottica a più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un recupero. Il robusto supporto è dato dalla linea di tendenza ascendente di lungo termine. Si osserva un supporto chiave a 1,4566 (minimo 13/04/2015).
USDJPY L’USD/JPY si sta muovendo lateralmente. La coppia si muove ancora attorno alla media mobile a 200 giorni. Il supporto orario è costituito da 118,61 (minimo 04/09/2014). Un supporto più robusto staziona a 116,18 (minimo 24/08/2015). La resistenza oraria si trova a 121,75 (massimo 28/08/2015). Favoriamo una propensione rialzista di lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Propendiamo per un aumento graduale verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF continua a resistere sotto la resistenza a 0,9844 (minimo 25/09/2015). La struttura tecnica mostra ancora un momentum rialzista. Restiamo rialzisti sulla coppia nel medio termine. In un’ottica di lungo termine, la coppia ha sfondato la resistenza a 0,9448, lasciando presagire la fine del trend ribassista. Ciò ristabilisce il trend rialzista. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015).