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Tanti lati positivi nell’inversione di rotta di AT&T, ma non è ancora da comprare

Pubblicato 26.09.2018, 07:45
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il titolo di AT&T (NYSE:T) continua a languire malgrado tutto l’entusiasmo generato dal suo mega-accordo di quest’estate, che ha portato i preziosi asset di Time Warner sotto il suo ombrello. Il titolo è crollato di circa il 13% quest’anno, con una performance nettamente inferiore a quella del rivale Verizon (NYSE:VZ) nonché all’indice di riferimento S&P 500.

AT&T 1-Year Weekly Chart

Questa performance deludente dimostra che gli investitori non sono inclini a scommettere sull’inversione di rotta della compagnia in un periodo in cui le attività esistenti di AT&T sono in difficoltà e l’azienda dovrà riuscire ad integrare gli asset media di Time Warner all’interno della sua strategia per dispositivi mobili e pay TV, ammesso che il Dipartimento per la Giustizia USA fallisca il ricorso per l’approvazione dell’accordo da parte dell’ente regolatore.

Nel report sugli utili del secondo trimestre pubblicato a luglio, la compagnia di telecomunicazioni con sede a Dallas ha mostrato di aver aggiunto meno clienti wireless del previsto, senza alcun segnale che la sua principale attività a generare utili si stia stabilizzando dopo numerosi trimestri di performance altalenante. Ma alcuni analisti dicono che è questo il momento di comprare AT&T, quando la quotazione è vicina ai minimi storici. Con un rapporto P/E sui 12 mesi precedenti di 6,6, il titolo è economico ed è un affare, scrive in una nota del 21 settembre l’analista di UBS John Hodulik.

“Riteniamo che il titolo sia scambiato vicino al minimo storico di valutazione (e con il gap maggiore rispetto a Verizon). Le nostre ricerche suggeriscono che la compagnia tornerà ad una crescita dell’EBITDA … vista la crescita nella divisione Wireless & WarnerMedia ed il calo minore in quella dell’intrattenimento”.

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UBS ha alzato il rating sul titolo da “neutral” a “buy” con un prezzo obiettivo su 12 mesi di 38 dollari ad azione. Ieri il titolo ha chiuso a 33,76 dollari.

L’accordo porta varie opportunità di crescita

Il principale fattore responsabile di queste previsioni rialziste è il fatto che AT&T, con le fonti di contenuti acquisite di recente, tra cui CNN, HBO e Warner Brothers Studios, diventerà un colosso dell’intrattenimento in grado di fornire programmi esclusivi ai suoi 119 milioni di clienti mobile, internet e video. In un momento in cui gli utenti tradizionali della pay TV stanno tagliando i cavi al ritmo più veloce degli ultimi cinque anni, con questa combinazione unica AT&T si trova in una posizione migliore per competere con i rivoluzionari come Netflix (NASDAQ:NFLX).

Dopo aver chiuso l’accordo Time Warner a giugno, AT&T ha introdotto un nuovo servizio di video in streaming. Ha anche comprato AppNexus, un’importante compagnia pubblicitaria tech, dimostrando agli investitori di essere sulla strada giusta per diventare una compagnia media moderna.

Il suo nuovo servizio WatchTV offre più di 30 canali, tra cui quelli di WarnerMedia come TBS, TCM e Cartoon Network, e punta a conquistare i clienti che hanno rimosso il via cavo o non si sono mai abbonati ad un pacchetto di pay TV tradizionale. AT&T chiede 15 dollari al mese per WatchTV come offerta singola, mentre il servizio è gratuito con i pacchetti illimitati della compagnia.

AT&T inoltre intende rimpolpare la programmazione di HBO, il fiore all’occhiello del suo impero WarnerMedia. “C’è una straordinaria raccolta di contenuti media e di intrattenimento che non viene sfruttata del tutto ed è disponibile per la distribuzione al pubblico”, ha reso noto la scorsa settimana il Presidente di AT&T Randall Stephenson in occasione della conferenza Communacopia di Goldman Sachs a New York.

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Nell’ambito della sua nuova strategia pubblicitaria, AT&T intende usare la tecnologia di AppNexus per costruire un mercato pubblicitario per i video digitali e la televisione utilizzando campagne altamente mirate in un modo mai fatto prima, in particolare tramite i contenuti video.

Morale della favola

Malgrado questi sviluppi positivi, la principale questione che preoccupa gli investitori è l’enorme debito di AT&T. L’acquisizione di Time Warner ha reso la compagnia l’ente non finanziario più indebitato negli Stati Uniti, con il debito di AT&T che ha raggiunto i 180 miliardi di dollari.

A causa di questo debito, nonché del rallentamento della crescita degli abbonamenti wireless e della riduzione del numero degli utenti del suo servizio DirectTV, il titolo di AT&T difficilmente spezzerà questo incantesimo ribassista tanto presto. AT&T dovrà rapidamente dimostrare che, dopo l’accordo Time Warner, la sua nuova attività diversificata sta alimentando la crescita nel wireless e compensando la perdita degli abbonati alla pay TV.

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