Non trova pace il titolo Telecom Italia (MI:TLIT) schiacciato sotto il peso delle vendite nonostante non ci siano motivazioni ufficiali da giustificare una tale e continua discesa.
Come già accennato lo scorso 24 agosto (nell’articolo: “Telecom Italia scherza con il fuoco”), la stabilizzazione dei prezzi al di sotto di 0.5950 avrebbe spinto le quotazioni fino a 0.5805 euro in prima battuta per poi proseguire, con la sua rottura, fino a 0.5680 euro e successivamente a 0.5430 euro.
Al momento l’azione è a quota 0.5470 euro (0.5450 euro, prezzo min del giorno) ed il successivo livello da monitorare è posizionato a quota 0.5210 euro poichè la sua rottura (in particolar modo in chiusura di seduta) potrebbe favorire ulteriori affondi in direzione di quota 0.502 euro, supporto fondamentale di lungo termine che avrà il gravoso compito di impedire alle quotazioni di raggiungere il primo obiettivo in area 0.4730 euro.
I primi e reali segnali positivi solo oltre quota 0.6820 euro in chiusura e con tenuta settimanale ma un significativo ed importante miglioramento (medio periodo) avverrà solo oltre quota 0.7393 euro.