Oggi nella rubrica titoli a confronto: Banca IFIS SpA (MI:IF) ed Unicredit (MI:CRDI).
- PERFORMANCE TITOLO.
UniCredit(MI:CRDI): PERFORMANCE TITOLO Periodo%1 mese-4.53 mesi-2812 mesi-665 anni-6516 anni-91
Banca IFIS SpA(MI:IF):PERFORMANCE TITOLO Periodo%1 mese+0.43 mesi-1212 mesi-105 anni+37014 anni+168
2) DIVIDENDI:
Unicredit:Anno Valore in euro2014/2015 0,12 / 0.1220130,1020120,0920110,00
Bca Ifis:Anno Valore in euro2014/2015 0,66 / 0.7620130,5720120,3720110,25
3) Rating e target price.
Unicredit: Nome,DataRating,Target Price
Jp Morgan09/08/2016Neutral da Underweight2.30 da 2.10 euro Morgan Stanley09/03/2016Top pickN.D.Credit Suisse04/03/2016Neutral4.60 Credit Suisse23/02/2016NeutralN.D.Credit Suisse17/03/2016Neutral4.20
Banca Ifis:NomeDataRatingTarget PriceBanca Akros11/02/2016Accumulate28.50 Banca Akros03/02/2016Neutral28.50 Mediobanca20/01/2016Outperform28.10 Intermonte20/01/2016Outperform29.00 Banca Akros03/12/2015Neutral27.50
4) ANALISI TECNICA.
Unicredit:
Unicredit, in linea con i titoli del comparto messi duramente alla prova negli ultimi mesi, ha inviato nelle ultime sedute segnali di ripresa, allentando così le tensioni che avevano colpito il titolo bancario protagonista di forti affondi e nuovi minimi storici; ma attenzione alla seduta odierna, potremmo assistere a forte volatilità. Ora i corsi dovranno dimostrare ancora una volta di evitare la strada delle vendite e di avere ulteriore forza per poter prolungare il rally ma i primi reali segnali di ripresa, giungeranno oltre i 2,225 euro in chiusura di seduta. Oltre tale soglia i prezzi avranno il compito di raggiungere e superare quota 2,42 e successivamente, con quest’ultima violazione, 2,65 euro. Segnali di debolezza verranno generati al di sotto di quota 2.05 euro (in chiusura di seduta), preludio ad un affondo in prima battuta fino a 2.005 e successivamente, con quest’ultima violazione, a 1.95 euro (supporto fondamentale 1,89 euro).
Banca Ifis:
Ancora in letargo Bca Ifis (attendere la prossima settimana per amento dei volumi) che si mantiene in area 20 euro. Un netto miglioramento grafico si avrà oltre quota 22 euro in chiusura di seduta; a quel punto spazio a nuovi allunghi in direzione di quota 23 euro in prima battuta. In caso di nuovi ribassi invece, monitorare il sostegno a 19 euro, la cui violazione potrebbe spingere i corsi fino in are 18 euro, non lontano dal sostegno fondamentale di area 17.63 euro. Chiusure di seduta al di sotto di questo sostegno, potrebbero cambiare radicalmente in peggio il quadro di medio termine e favorire così nuovi affondi in direzione di quota 17.55 e 17.33 euro in prima battuta (2° target area 16.85 euro).
5) Risultati semestrali 2016.
Unicredit:
Unicredit ha chiuso il 1° semestre con un utile netto rettificato in crescita del 28,7% rispetto al semestre precedente a 1,3 mld di euro e ricavi in progresso dell’1,1% a 11,6 miliardi. Nel periodo, i costi si sono ridotti del 4% attestandosi a 6,4 miliardi e il rapporto costi/ricavi è migliorato di 3 punti al 56,6%. Per quanto riguarda la qualità degli attivi, le rettifiche sui crediti sono diminuite dell’11,8% s/s a 1,7 miliardi, mentre il costo del rischio è sceso di 10 punti a 69 pb.
Banca Ifis:
1° semestre 2016 (1 gennaio-30 giugno)
– Margine di intermediazione a 150,9 milioni di euro (-43,1%);
– Risultato netto della gestione finanziaria 135,2 milioni di euro (-45,4%);
– Costi operativi a 76,8 milioni di euro (+48,2%);
– Utile netto di periodo a 39,1 milioni di euro (-70,1%);
– Costo della qualità creditizia crediti commerciali a 78 bps;
– Rapporto sofferenze nette/impieghi settore crediti commerciali all’1,1%;
– Assunzioni in crescita: 120 nuove risorse nei primi 6 mesi del 2016 (+22,4%);
– Common Equity Tier 1 (CET1): 15,4% (15,8% al 31 dicembre 2015) ;
– Total Own Funds Capital Ratio: 15,4% (15,8% al 31 dicembre 2015)
2° trimestre 2016 (31 marzo-30 giugno)
– Margine di intermediazione a 74,3 milioni di euro (-61,5%);
– Risultato netto della gestione finanziaria 66,8 milioni di euro (-63,4%);
– Utile netto di periodo a 17,1 milioni di euro (-83,7%).