MEDIOBANCA (MI:MDBI):
Il titolo bancario resta sotto pressione e le quotazioni tornano in area 8.0 euro in prossimità del sostegno a 7.97 euro. Con la rottura (in chiusura) di questo riferimento, il titolo rischia di prolungare il downtrend almeno fino al successivo supporto a 7.78 euro, senza escludere approfondimenti più sostanziosi (target 7.25 euro) in caso di stabilizzazione dei corsi al di sotto di 7.78 euro. Un recupero al di sopra di 8.50 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 9.0 euro in prima battuta. Il titolo in 5 anni ha guadagnato il 58.7%, +5% in 10 anni.
Intesa Sanpaolo (MI:ISP) :
Il titolo Intesa Sanpaolo (MI:ISP) si trova saldamente inserito in una canale ribassista che ha portato i corsi agli attuali 2.446 euro. La nuova soglia di sicurezza diventa quota 2.37 euro, con rischi di accelerazione ribassista alla sua rottura in particolar modo in chiusura di seduta. A quel punto sarà difficile evitare un ritorno dei corsi a 2.32 e 2.27 euro (supporto fondamentale di medio/lungo termine). Recuperi fino a quota 2.79 euro non modificheranno il quadro grafico del titolo ma faranno scattare solo alti e bassi. Solo oltre tale soglia (in chiusura) scatterebbe un primo segnale di inversione che potrebbe proiettare le quotazioni almeno fino in area 3.0 euro. Il titolo in 5 anni ha guadagnato il 75%, mentre ha ceduto circa 14 punti percentuali in 10 anni.
Unione di Banche Italiane SpA (MI:UBI) :
Ancora segnali grafici negativi per il titolo Ubi Banca (MI:UBI) che si spinge pericolosamente verso il supporto fondamentale in area 3.03 euro; un livello da monitorare con grande attenzione poiché la decisa violazione potrebbe proiettare il titolo bancario fino a quota 2.94 e 2.77 euro. Reali segnali di ripresa oltre i 3.70 euro con tenuta settimanale. Il titolo in 5 anni ha ceduto il 2%, il 73% circa in 10 anni.
UNICREDIT (MI:CRDI) :
I corsi stanno puntando verso il successivo target a 13.80 euro; si tratta dell’ultimo supporto potenzialmente in grado di scongiurare un ritorno in area 13.0 euro in prima battuta (con quest’ultima violazione in chiusura: target area 11.80 euro). Nel breve resta ancora possibile un rimbalzo in virtù dei continui ribassi ma il recupero dovrà condurre il titolo al di sopra di 15.30 euro almeno per garantire una ripresa duratura e che posso ricondurre il titolo almeno fino in area 16.0 euro. Il titolo in 5 anni ha ceduto il 31%, circa il 90% in 10 anni.