Ubi Banca (MI:UBI) è riuscito a dare continuità al rialzo partito l’8 aprile allentando, almeno momentaneamente, le recenti tensioni che hanno colpito il comparto.
Poichè i corsi hanno oltrepassato il primo muro posto a 3,64 euro, esistono i presupposti per un confronto con la successiva resistenza a 4,08 euro, oltre la quale aumenterebbero le certezze e si farebbe strada l’ipotesi di un ulteriore rally con obiettivo 4,20 euro (oltre questo livello, in chiusura di seduta, il quadro grafico di medio termine inizierà a migliorare).
Negative discese al di sotto di 3,50 euro (in chiusura di seduta), riferimento decisivo per scongiurare il ritorno a 3,14 euro. Il titolo negli ultimi 6 mesi ha ceduto il 46.5%, il 34.3% in 5 anni ed il 69% dal 2003 ad oggi.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile (le medie mobili esponenziali danno maggior rilievo alle barre recenti e meno importanza al passato; tendono a reagire più rapidamente alle variazioni improvvise del prezzo).