Banche in gran spolvero nella seduta di ieri dove spiccano sul listino principale i rialzi di Banco BPM (MI:PMII) (+4,78%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (+4,58%), quest'ultima, partita al rialzo sia per un fattore tecnico, ovvero la tenuta del supporto di area 4.72/4.75 testato solo pochi giorni fa, sia per la notizia diffusa da Mediobanca (MI:MDBI) in cui si parla di una maxi fusione e livello europeo con Credit Agricole (PA:CAGR).
Tra i titoli del settore bancario oggi però voglio sottoporre all'attenzione dei miei lettori il titolo Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI).
Il titolo negli ultimi 5 anni si muove in laterale nell'area tra i 3 ed i 4,50 euro (unica discesa sotto i 3 euro nell'estate del 2016) e ieri ha chiuso a 3,288 (+ 2,75%).
Allora perchè soffermarsi su un titolo che non sta facendo nulla di diverso da ciò che ha fatto nell'ultimo quinquennio?
A catturare la mia attenzione sono stati i volumi anomali (4 volte la media a 20 sedute) in prossimità ancora una volta del supporto dei 3 euro ed in un periodo in cui i volumi, viste le festività, di solito scarseggiano.
Era il 2 di gennaio di quest'anno, da quel giorno il titolo ha inanellato una serie positiva di 6 candele (massimi e minimi crescenti).
Ora, analizzando il grafico giornaliero, vediamo come sempre in corrispondenza dei 3 euro, Popolare di Sondrio abbia fatto un potenziale doppio minimo sul supporto e che la figura si completerebbe all'incirca in area 3,45/50 euro, dove transita in questo momento la resistenza dinamica.
Nell'attesa di vedere se il titolo arriverà in effetti nell'area ipotizzata, continuo a pensare che gli scambi fatti registrare nella prima seduta del 2018, debbano avere un significato preciso. Qualcosa bolla in pentola?
** L'analisi postata è frutto di una personale riflessione dell'autore. In nessun caso si può considerare un invito all'acquisto o alla vendita del titolo. L'autore declina ogni responsabilità in tal senso verso chi legge**