Ieri, dopo la chiusura dei mercati, Unipol ha annunciato i risultati del primo semestre 2012.
La relazione semestrale consolidata è stata approvata dal consiglio di amministrazione presieduto da Pierluigi Stefanini e alla presenza dell’amministratore delegato Carlo Cimbri.
Nella prima metà dell’esercizio in corso l’utile netto si attesta a 121 milioni di euro più che raddoppiando il risultato dello stesso periodo nell’anno precedente di soli 57 milioni, l’incremento è del 112.3% Nell’annunciare i dati l’amministratore delegato ha voluto precisare che “Unipol ha già avviato le fasi che porteranno nei prossimi mesi all’integrazione con il Gruppo Fondiaria Sai”.
Per quanto riguarda la raccolta danni il totale è di 2.146 milioni di euro, in calo del 2.3% rispetto al 2011. Il combined ratio del Gruppo Unipol registra nel semestre 95,5% dato di tutto rispetto soprattutto alla luce dei recenti eventi catastrofici in Emilia e le forti nevicate d’inizio anno.
È purtroppo il ramo Vita a soffrire più d’altri la complessa fase di mercato, con una significativa flessione dei premi diretti di oltre il 20% e totale raccolto a 1.074 milioni di euro.
La situazione di solvibilità del Gruppo al 30 giugno 2012 è nuovamente rafforzata e pari a oltre una volta e mezza i requisiti regolamentari dell’ISVAP (Istituto per la vigilanza delle assicurazioni private e di interesse collettivo), l’eccesso di capitale si aggira nell’intorno di 1.3 miliardi di euro.
L’integrazione con il Gruppo Fondiaria Sai sarà terminata entro il quarto trimestre 2012. Le fusioni tra Unipol, Fondiaria-Sai, Premafin e Milano Assicurazioni saranno effettive dal 1 gennaio 2013.
Questi sono momenti delicati, il titolo potrebbe beneficiare dalle sinergie della fusione ed essere spinto dall’operazione di finanza straordinaria, dall’altro lato il downgrade di ieri di Standard & Poor’s (da BBB- a BB+), anche se non condiviso e inappropriato per la tempistica, potrebbe creare resistenze.
Per ora HOLD e target a 2.2