La scorsa settimana, i depositi a vista presso la Banca Nazionale Svizzera sono saliti ai livelli massimi dalla metà di febbraio, il che lascia intendere che la banca centrale è intervenuta sul forex per far indebolire il franco svizzero.
Nella settimana conclusasi l’8 aprile, i depositi a vista totali sono saliti di 2,67 miliardi di CHF, attestandosi a 486,4 mld di CHF. Analogamente, i depositi a vista delle banche svizzere sono lievitati di 3,3 miliardi di CHF, a 423,6 mld di CHF.
Alla luce del brusco aumento delle riserve di valuta straniera registrato a marzo – da 570,9 a 575,8 mld di CHF – è chiaro che la BNS è dovuta intervenire sul mercato dei cambi per far indebolire il franco svizzero. Infatti, dall’inizio dell’anno i depositi a vista presso la BNS erano cresciuti costantemente per effetto dell’aumento del livello d’incertezza globale sulla scia delle preoccupazioni crescenti per la Cina e l’economia USA.
Purtroppo per la BNS, questa situazione non cambierà perché nei prossimi mesi il tema del debito greco tornerà probabilmente in primo piano. Prevediamo pertanto che anche quest’anno non ci saranno ferie estive per la BNS, perché il franco svizzero vivrà una nuova fase di rinnovata pressione all’acquisto. Inoltre, l’impostazione accomodante della BCE non contribuirà a migliorare la situazione.