Tra i verbali meno cauti del FOMC, un report ADP da record e l’impennata dei rendimenti dei Treasury, il dollaro USA dovrebbe essere più forte. Tuttavia, nelle ultime 48 ore, il biglietto verde è salito contro lo yen giapponese, ha visto dei guadagni contenuti contro le valute legate alle materie prime e si è consolidato contro euro e sterlina. Questo è dovuto parzialmente ad un selloff delle azioni, ma la Federal Reserve ha chiaramente reso noti i suoi piani per alzare i tassi alla fine dell’anno. I verbali, il report ADP ed il rendimento dei Treasury hanno semplicemente confermato la visione della banca.
Questo ci fa interrogare su quanto positivo possa essere l’impatto del report NFP sul dollaro USA. Temiamo che un report positivo possa non bastare. Sicuramente vedremo un rally del dollaro se i dati NFP supereranno le 400.000, ma a meno che non sia un numero sconvolgente, il rally potrebbe non durare, soprattutto visto che la variante Omicron ha costretto moltissimi lavoratori a restare a casa tra dicembre e gennaio.
Gli economisti e gli investitori si aspettano dati positivi, con una lettura di 400,000. C’è attualmente una forte mancanza di manodopera negli USA, con gli annunci di lavoro ai massimi record, l’ADP che ha riportato l’aumento mensile maggiore da maggio, il calo delle richieste di sussidio, il miglioramento della fiducia ed il settore manifatturiero che ha assunto più lavoratori ad un ritmo più veloce. Tuttavia, questa mattina, abbiamo appreso che la crescita occupazionale è rallentata nel settore dei servizi. E sebbene la componente dell’occupazione dell’ISM non manifatturiero sia il maggiore indicatore per i dati NFP, il calo di questo mese riflette il recupero dallo scorso mese.
Affinché il dollaro sostenga i suoi rialzi, il report sull’occupazione dovrà essere così positivo da alimentare le aspettative di un aumento dei tassi nel Q1 e/o quattro aumenti dei tassi quest’anno. Ci vorrebbero: un dato che superi i 650.000, un ulteriore calo del tasso di disoccupazione ed una crescita della retribuzione oraria media. Dovrebbero essere dati eccezionali per far salire il cambio USD/JPY sopra 116,50 e far scendere il calo EUR/USD sotto l’1,12. Il cambio EUR/USD è scambiato in range stretto in attesa dei dati NFP.
Argomenti a favore di dati sull’occupazione positivi
- La componente relativa all’occupazione dell’ISM manifatturiero è in salita
- Il report ADP indica l’aumento maggiore da maggio
- La media su 4 settimane delle richieste di sussidio continuative è in calo
- Le richieste di sussidio continuative sono in calo
- L’indice sulla fiducia dell’Università del Michigan è in salita
- L’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board è in salita
Argomenti a favore di dati sull’occupazione negativi
- La componente relativa all’occupazione dell’ISM dei servizi è in calo
- Aumento dei licenziamenti di Challenger
Anche il dollaro canadese sarà al centro dell’attenzione, in attesa dei dati sull’occupazione canadese e dei report IVEY PMI.