Trascorso un fine-settimana dalla decisione della Fed di lasciare i tassi invariati fra lo 0,25% e lo 0,50%, i mercati non tralasciano i dati interni.
Le cifre riferite al settore immobiliare saranno monitorate con attenzione e anche noi seguiamo la tendenza in atto, poiché rispecchia la salute dell’economia statunitense.
È vero che nell’ultimo anno ci sono stati degli sviluppi positivi, ma essi non sono sufficienti per confermare una ripresa sostenibile.
La cifra riferita a febbraio dovrebbe risultare inferiore al dato di gennaio (5,31 milioni rispetto a 5,47), ma non crediamo che oggi il dato avrà un forte impatto sul mercato. Secondo noi, l’economia USA è ancora molto fragile; siamo rialzisti sull’EUR/USD, perché il corso dei tassi della Fed diventa sempre più incerto.
EUR/USD
La coppia EUR/USD continua a cavalcare l’onda del canale ascendente a breve termine. La resistenza oraria giace a 1,1376 (massimo 11/02/2016). Il supporto orario si ubica a 1,1236 (minimo intragiornaliero). Si prevede un continuo consolidamento. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e al livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD
La coppia GBP/USD è in fase di consolidamento dopo la netta ascesa della scorsa settimana. Tuttavia, nel medio termine la struttura tecnica mostra ancora una linea di tendenza ribassista. La resistenza oraria si ubica a 1,4514 (massimo 18/03/2016), mentre il supporto orario si trova a 1,4385 (minimo intragiornaliero). È necessaria la violazione della robusta resistenza a 1,4668 (04/02/2016) per intravedere un cambiamento del momentum a breve termine. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY
La coppia USD/JPY esce dalla fascia violando il supporto a 110,99 (minimo 11/02/2016), ma non riesce a restare al di sotto di 111,00. La resistenza oraria è data a 112,96 (massimo 17/03/2016). Una resistenza più robusta è data a 114,91 (massimo 16/02/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al target a 105,23 (minimo 15/10/2014). Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF
La coppia USD/CHF è attualmente in fase di consolidamento dopo aver perso due cifre la scorsa settimana. Il momentum a breve termine è chiaramente ribassista. Il supporto orario si ubica a 0,9651 (minimo 11/02/2016). La resistenza oraria si ubica a 0,9913 (massimo 16/03/2016). Si prevede che mostri un ulteriore consolidamento. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.