Forex News and Events
È l’ora del FOMC Gli operatori a livello globale saranno straordinariamente concentrati sulla riunione del FOMC di questo pomeriggio. Data l'importanza dell'evento ci aspettiamo che i mercati valutari viaggeranno su binari ristretti. Il mercato sta attualmente mettendo in conto un aumento del tasso a settembre (circa il 70%). Con nessuna conferenza stampa o nuove proiezioni in vista sarà il linguaggio economico, in termini di orientamento futuro, che il mercato osserverà. Su ciò ci aspettiamo che la Fed mostri un cauto ottimismo (non aspettatevi alcun cambiamento significativo). Con i dati deludenti sulle vendite al dettaglio di giugno e sulla fiducia dei consumatori, il trend di crescita complessivo, corroborato da unbuon dato solido e sostenibile, indica che il PIL per il II trimestre registrerà un'accelerazione oltre il 3,0% (dato di giovedì). Detto ciò, i prezzi delle materie prime più deboli hanno smorzato le aspettative per un aumento dell'inflazione e potrebbero pesare sulla pubblicazione dei dati della Fed. Sospettiamo che i mercati siano troppo concentrati sul "sollevamento" della Fed, piuttosto che sul ritmo del ciclo di rialzo dei tassi. Ci aspettiamo un aumento di 25 punti percentuali del FF a settembre, ma anche un inasprimento graduale, con numerose dichiarazioni equilibrate per il prossimo periodo. Ciò manterràpiatta la curva dei rendimenti degli Stati Uniti in modo tale da limitare il rialzo dell'USD a fronte delle restanti valute del G10. Tuttavia, le valute dei mercati emergenti hanno una maggiore sensibilità rispetto ai movimenti dei tassi americani combinati con un aumento delle criticità legate alla crescita, ai prezzi delle soft commodity e all’elevato carico del debito e dovrebbero rimanere deboli nei confronti del dollaro. Rimaniamo costruttivi sul USD sulla base della politica di divergenza, gli operatori dovranno portare pazienza prima di osservare eventuali guadagni significativi sul mercato valutario. Nuovo crollo delle vendite al dettaglio in Giappone: "Il dato relativo alle vendite al dettaglio di giugno in Giappone è stato pubblicato ieri con un deludente -0,8% m/m, ben al di sotto del dato di maggio che ha registrato 1,7% m/m. Vi è ora crescente preoccupazione sull'efficacia delle politiche del primo ministro Shinzo Abe. Attualmente non riesce a porre fine a un periodo di deflazione di venti anni per il quale è stato eletto. Al contrario, la deflazione è stato un fenomeno comune negli ultimi 20 anni e Shinzo Abe sta ancora cercando di stimolare l'economia attraverso la sua politica Abenomics basata sullo stimolo monetario e fiscale e sulle riforme strutturali. Non ha generato gli effetti desiderati e all'inizio di questo mese la Banca del Giappone ha tagliato le sue previsioni di crescita del PIL portandole a 1,7% da 2,0%, così come l'obiettivo principale di inflazione per il 2015 sceso a 0,7% da 0,8%. La chiave della crescita è la fiducia nell'economia e per il momento Shinzo Abe è stato incapace di aumentare la spesa dei consumatori, nonostante l’iniezione di un massiccio quantitative easing. Ciinterroghiamoadessosui veri risultati di quelle frecce magiche. Inoltre, l’aumento delle tasse sulle vendite dello scorso anno è passata dal 5% all'8% e ciò ha semplicemente distrutto la spesa dei consumatori e le vendite al dettaglio di conseguenza. Ironia della sorte, dare fiducia al popolo giapponese, mentre svilisce il loro potere d'acquisto è stato tutto tranne una mossa strategica perfavorireuna crescita sostenibile"Yann Quelenn – Analista di mercato
The Risk Today
Peter Rosenstreich
EURUSD L’EUR/USDè in discesa e punta nuovamente a 1,1100. La resistenza oraria giace a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015).Nell'arco dell'ultimo mese, la coppia registra minimi massimi, tuttavia rimaniamo ribassisti. In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USDsi muove in entrambe le direzioni. La resistenza oraria è data a 1,5803 (massimo 24/06/2015). Il supporto è dato al 38,2% sul ritracciamento di Fibonacci a 1,5409. Un supporto più robusto giace a 1,5330 (minimo 08/07/2015). Attendiamo un’ulteriorediminuzione della coppia nei prossimi giorni. In una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica apparea un minimo di ripresa, il cui potenziale massimo al rialzo è costituito dalla forte resistenza a 1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).
USDJPY L’USD/JPY punta a un lento rialzo. Una resistenza più forte si trova ancora in 135,15 (massimo da 14 anni). Il supporto orario è dato dal ritracciamentodi Fibonacci del 38,2% a 122,04. Il supporto orario giace a 120,41 (minimo 08/07/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF permane ancora in uno slancio rialzista di breve termine. Un supporto orario può essere trovato a 0,9151 (minimo 18/06/2015). La strada è ora spianataaffinché la coppia sfidi la forte resistenza a 0,9719 (massimo 23/04/2015). La coppia si fa strada e punta a sfidare questa resistenza. In un’ottica di lungo termine, non ci sono segnali che lascino presagire la fine dell’attuale trend ribassista. Dopo il mancato superamento del livello a 0,9448, il trend rialzista riappare. Di conseguenza, l’attuale debolezza viene vista come una mossa in controtendenza. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).