La Bank of Japan ha sottolineato nel suo report come in Sol Levante l’offerta presenti rigidità che soprattutto l’immissione del mare di liquidità del quantitative easing giapponese ha fatto venire alla luce. È necessario quindi secondi i banchieri centrali ristrutturare l’offerta a fronte di un’aumentata domanda. I dati sulle esportazioni sono usciti peggiori delle attese con una bilancia commerciale in negativo per il ventitreesimo mese.USD/JPY non ha preso bene la notizia con la valuta giapponese che si è deprezzata fino a 102.20 contro biglietto verde. Movimento di poco conto che però potrebbe essere accentuato dalla FED di stasera. Dal punto di vista tecnico – grafico, la coppia continua a perseguire la lunga congestione tra 103,30 e 101,00; tale situazione è evidenziata anche dalle tre Ema 100, 50 e 21 che mantengono una conformazione piatta. L’eventuale cedimento del minimo del trading range a 101,00, aprirebbe a un affondo verso 99,98. Mentre in caso di rimbalzo sul supporto a 101,00 potrebbe creare occasione di un ritorno prima a 103,30 e poi verso 105,40 top dell’anno. Al momento non ci sono indicazioni da parte dell’azione del prezzo degne di nota, attendiamo futuri sviluppi. La visione generale resta sempre rialzista.