Di Geoffrey Smith
Investing.com – Un fortissimo incendio si è sviluppato presso il sito di stoccaggio adiacente al maggiore oleodotto attraverso cui la Russia esporta il suo greggio: è quanto ha dichiarato stamane il ministro per le emergenze russo.
La colonna di fuoco, visibile a chilometri di distanza, secondo quanto mostra un video diffuso sui social, ha interessato anche i siti di stoccaggio diesel a Bryansk, nella Russia occidentale: è quanto ha riportato l’agenzia di stampa Interfax. Steve Rosenberg della BBC ha dichiarato via Twitter che la televisione locale a Bryansk ha riportato l’incendio, aggiungendo che si tratta di strutture militari.
Il ministro per le emergenze non ha chiarito quale sia stata la causa dell’incendio. Bryansk è a soli 170 km dal confine con l’Ucraina e questo incidente è solo l’ultimo della serie di incidenti che possono essere frutto di attacchi militari ucraini. Questo mese, gli elicotteri ucraini hanno attaccato un deposito di carburante a Belgorod, un altro importante punto di rifornimento per le truppe russe in Ucraina, mentre la settimana scorsa un importante ponte ferroviario che collega la Russia all’Ucraina orientale è stato fortemente danneggiato.
L’operatore petrolifero dell’oleodotto, Transneft, non ha rilasciato dichiarazioni sul coinvolgimento del greggio trasportato nell’oleodotto Druzhba, che risale all’era sovietica e trasporta circa il 20% delle esportazioni di greggio russo verso le raffinerie di Germania ed Europa centrale.
La notizia non ha avuto un impatto immediato sui prezzi del greggio, scesi stamane per via dei timori sulla continua diffusione del COVID-19 in Cina. Le autorità cinesi hanno chiuso diversi distretti di Pechino e hanno ordinato tamponi a tappeto durante il weekend, alimentando così la paura che Pechino possa subire un lockdown simile a quello subito di recente a Shanghai.
Alle 09:05 AM CEST, il greggio USA è in calo del 4,0% a 98,00 dollari al barile, mentre il Brent è in calo del 3,8% a 102,16 dollari al barile.